Classifica ancora bellissima, ma non è più quel Bologna entusiasmante. Ora l’imperativo è non abbattersi | OneFootball

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Zerocinquantuno

·28 December 2025

Classifica ancora bellissima, ma non è più quel Bologna entusiasmante. Ora l’imperativo è non abbattersi

Article image:Classifica ancora bellissima, ma non è più quel Bologna entusiasmante. Ora l’imperativo è non abbattersi

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Le difficoltà che in questa fase di campionato sta incontrando il Bologna appaiono evidenti, e a confermarlo sono i meri numeri: 2 punti sui 12 a disposizione nelle ultime 4 partite. Un mese avaro di soddisfazioni, quello di dicembre, seppur non dev’essere dimenticato che all’appello manca la gara da recuperare sul campo del Verona, così come non va sottostimato un settimo posto che ad inizio stagione sarebbe stato firmato da tutto l’ambiente, specie se a braccetto con un percorso positivo nelle coppe.


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Però, nel calcio, come nella vita, quando si è abituati bene diventa difficile – anche inconsciamente – accettare una frenata così brusca. Sì, brusca, ma frutto di tante componenti. I rossoblù, come noto, hanno via via dovuto fare i conti con numerosi infortuni, alcuni molto seri (Immobile su tutti) e altri fra l’insolito e il beffardo, come la frattura della clavicola sia per Freuler che per Bernardeschi. Infortuni che peraltro nessuno, Italiano in primis, ha mai utilizzato come alibi. A tali problemi va aggiunta una fisiologica stanchezza generata dai tanti impegni.

Già nell’1-3 con la Cremonese e poi negli ottavi di Coppa Italia contro il Parma, dove solo un gol allo scadere di Castro (anche lui molto sottotono ultimamente) aveva evitato i rigori, si era percepito un calo in termini di brillantezza e lucidità, con la vittoriosa trasferta di Vigo come unica eccezione. L’ultimo segnale prima di oggi era arrivato nella finale di Supercoppa col Napoli: non sono d’accordo con chi asserisce che gli azzurri siano troppo forti per il BFC, semplicemente Orsolini e compagni non stanno reggendo più i ritmi di un mesetto fa, altrimenti qualche problema a Conte & Co. l’avrebbero creato eccome (ricordiamoci il secco 2-0 in campionato).

Contro il Sassuolo una vittoria sarebbe stata manna dal cielo, a maggior ragione sapendo che il prossimo impegno sarà a Milano contro l’Inter e poi arriveranno Atalanta in casa e Como fuori. In questo momento il Bologna non è quella squadra bella, intensa e spesso dominante ammirata sino a fine novembre, e risulta difficile pensare che possa cavare il proverbiale ragno dal buco se le prestazioni rimarranno sugli standard attuali: andavamo troppo forte prima, andiamo troppo piano adesso. Ma non siamo nemmeno al giro di boa e quindi l’imperativo è non abbattersi: il tempo e i mezzi per riprendersi e arrivare ad un giusto equilibrio tra un rendimento da scudetto e uno da decimo posto ci sono tutti.

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