Conferenza stampa Chivu pre Inter Kairat Almaty: «Non c’è un caso Lautaro, gli ho detto di imparare a fare una cosa. Vincere in Champions non è mai facile. Mi prendo la colpa dei 12 gol subiti» | OneFootball

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Inter News 24

·4 November 2025

Conferenza stampa Chivu pre Inter Kairat Almaty: «Non c’è un caso Lautaro, gli ho detto di imparare a fare una cosa. Vincere in Champions non è mai facile. Mi prendo la colpa dei 12 gol subiti»

Article image:Conferenza stampa Chivu pre Inter Kairat Almaty: «Non c’è un caso Lautaro, gli ho detto di imparare a fare una cosa. Vincere in Champions non è mai facile. Mi prendo la colpa dei 12 gol subiti»

Conferenza stampa Chivu pre Inter Kairat Almaty: le parole del tecnico dei nerazzurri alla vigilia del match di Champions League

La conferenza stampa di Cristian Chivu alla vigilia di Inter Kairat Almaty, match valevole per la quarta giornata della League Phase di Champions League: queste le parole del tecnico nerazzurro (che interverrà in compagnia di Carlos Augusto). La conferenza avrà inizio alle ore 14.30, noi di InterNews24 la seguiremo live.

I RISCHI DELLA PARTITA DI DOMANI? QUANTO MI DA FASTIDIO CHI DICE CHE SIAMO A PUNTEGGIO PIENO SOLO PER AVER AVUTO GARE SEMPLICI FINO AD ADESSO? – «Non sto ad ascoltare cosa dicono gli altri di noi. So che domani sarà importante, non è facile. Vincere in Champions League non è mai facile, ancora più che in campionato. Bisogna accettare che affrontiamo una squadra che ha superato quattro turni preliminari, ha eliminato Slovan e Celtic. Se qualcuno vuole dire che la partita sarà semplice, può dire quello che vuole. Noi non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno, sappiamo quanto è difficile giocare questa competizione».


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IN COSA POSSIAMO MIGLIORARE? – «Possiamo migliorare sempre, ne siamo consapevoli. Vogliamo continuità, dobbiamo accettare che si può cadere, ma che bisogna reagire. Capiterà di nuovo di essere in una tempesta, il calcio in questo è come la vita in generale. Avete cercato di mettere in difficoltà Carlos, mi è piaciuto come ha risposto. E’ un ragazzo maturo, umile e che sa dove vuole arrivare. Questo stiamo cercando di diventare: un gruppo maturo, consapevole che gli anni e le stagioni sono sempre difficili. Bisogna rimanere in piedi durante le tempeste, aspettare che passino perché è bello anche godersi il sole dopo».

DOMANI PIO ESPOSITO E BONNY DAL PRIMO MINUTO? – «Ho tutti e quattro gli attaccanti a disposizione domani, è la cosa più importante. Nelle scelte non penso mai alla partita successiva, penso sempre al presente. Per me sono tutti titolari, possono partire dall’inizio. Sono importanti anche quelli che subentrano, è accaduto a Verona nel momento di difficoltà. Qualche energia in più hanno dato. Dovevamo fare delle scelte per ridare un po’ di energia. Lautaro non è un caso: basta vedere come lavora. Siamo la squadra che fa più gol di tutti, nonostante qualcuno tira in mezzo i gol subiti. Io preferisco anche vincere talvolta 4-3 piuttosto che 1 a 0».

CHE MOMENTO STANNO VIVENDO ACERBI E DE VRIJ, I 2 TEORICI TITOLARI DEL RUOLO? – «La teoria non esiste, esiste il campo. Sono tutti bravi, possono giocare ovunque. Chi ha fatto il centrale, interpreta facilmente la difesa a tre. Forse solo Carlos Augusto può avere qualche difficoltà in più da terzo a destra o da centrale. Sono anche palleggiatori, strutturati. A volte qualcuno di loro ha più velocità dell’altro, questo influisce su alcune scelte che faccio. Bisogna accettare le mie scelte perché sono sempre fatte per il bene della squadra».

LE MIE SCELTE DIPENDONO DALL’AVVERSARIO O DALLA MERITOCRAZIA? – «Mi prendo la responsabilità di tutto quello che faccio. Adesso stiamo cercando la polemica perché gioca qualcuno e qualcun altro no. Sono le mie scelte, reputo che in quel momento quel determinato giocatore scelto da me possa aiutare la squadra, rispetto all’avversario e a tutto. I ragazzi hanno sempre cercato di dare il massimo, con alti e bassi, con qualcuno magari più incazzato perché non ha giocato quanto si aspettava. Le mie sono scelte ragionate, tengo in mente anche il minutaggio e cerco di accontentare tutti mantenendo l’equilibrio anche dal punto di vista difensivo. 12 gol subiti? Colpa mia, mi prendo la responsabilità. Ma dei 12 gol ne ho subiti 7 in 2 partite, per me non è un problema perché quelle due partite si poteva fare meglio ma non dal punto di vista difensivo ma mentale».

COME HA REAGITO JOSEP MARTINEZ ALLA TRAGEDIA? – «Ne ho già parlato. Per noi è importante integrarlo nel gruppo, stargli vicino. Perché vive un momento non semplice per nessuno, e non lo auguro a nessuno. E’ una cosa più delicata e complicata di come qualcuno possa pensare. Rispetto le indagini, ma a quanto pare lui non ha colpe, però una persona non c’è più e questo ti rimarrà sulla coscienza. Sta a noi la bravura nell’aiutarlo e supportarlo, sta a lui accettare che anche questa è la vita, a volte non è come la desideriamo e certi momenti vanno superati».

COME FA UN ALLENATORE A CONVINCERE I PROPRI GIOCATORI DEL FATTO CHE NON E’ UNA TRAGEDIA PERDERE E CHE NON BISOGNA ESALTARSI TROPPO NELLA VITTORIA? – «La prima regola è saper perdere. Si parte da quella cosa, se non sai perdere non sai vincere. Ho a che fare con un gruppo di giocatori che sono dei professionisti, hanno le proprie ambizioni personali e rispettano quello che è lo stemma che hanno sul petto, non pensano al cognome che hanno sulla schiena. Lasciare da parte l’ego, capire l’importanza di un gruppo e di quello che sono i nostri sogni, sia come squadra che come società e tifosi… Da qui possiamo imparare ad accettare che la perfezione non esiste, la tempesta arriva sempre e bisogna solo saper restare in piedi a testa alta, e quando si cade bisogna rialzarsi. Qualcuno fuori non riesce ad accettare la sconfitta per come si deve, perché pensa che sia facile vincere o si giudicano i calciatori in base a quanto guadagnano e mille altre cose che non hanno a che fare con la realtà. Sono uomini veri. La colpa non è loro se è questo lo sport che pratichiamo, seguono solo quello che è il loro sogno da bambini. Questi sono i veri campioni da cui prender esempio per i più piccoli».

LAUTARO SENTE MOLTO IL SENSO DI RESPONSABILITA’, COME SI FA A FARGLI FARE QUESTO STEP MENTALE E FARGLI CAPIRE CHE E’ LAUTARO ANCHE SE NON SEGNA? – «Io gli ho fatto un gesto, come l’ho fatto a molti altri… Quello di sorridere. Felicità, passione. Quello che si sente come responsabilità e leadership a volte gli annebbia i pensieri. Gli ho detto “Tu sai chi sei, sai quanto lavoro fai e cosa rappresenti per noi e quanto noi ti ammiriamo. Però impara anche a sorridere!”».

QUOTE INTER KAIRAT – L’Inter ospita a San Siro il Kairat con l’obiettivo di continuare la striscia positiva in Champions League, dopo le prime tre vittorie.La quota OVER 1.5 (almeno due gol nel match) è data a 8.00 su SNAI grazie alla super quota maggiorata offerta ai nuovi clienti tramite link.La stessa giocata è quotata 1.08 su Goldbet e Planetwin365.

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