Inter News 24
·25 August 2025
Conferenza stampa Chivu: «Questa è solo la prima ma sono contento dei ragazzi»

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·25 August 2025
La prima di campionato non poteva sorridere di più all’Inter di Cristian Chivu, che al debutto ufficiale in Serie A 2025/26 con i nerazzurri ha travolto il Torino con un netto 5-0 al Meazza. Un risultato che dà subito slancio e fiducia al nuovo tecnico nerazzurro, alla sua prima esperienza in panchina nella massima serie.
Al termine della gara, Chivu si è presentato in conferenza stampa per analizzare la prestazione della squadra, commentare l’approccio dei suoi uomini e soffermarsi sulle ambizioni della stagione appena iniziata. Tra entusiasmo per la vittoria e consapevolezza dei margini di crescita, il tecnico rumeno ha spiegato le prime sensazioni dopo un esordio da incorniciare.
Dovesse isolare una notizia in particolare positiva qual è?«La squadra ha avuto un ottimo approccio alla gara dimostrando aggressività con un attacco molto diretto. il merito è tutto loro e bisogna darglielo. Ci vuole calma perchè e solo la prima ma sono contento per loro perchè hanno avuto solo quattro settimane di lavoro e tutti si sono messi a disposizione»
Come giudica Sucic? Barella in regia lo rivedremo?«Contento per Petar perchè giocare la prima a San Siro non è facile ma ha avuto grande personalità e qualità. Ha tirato fuori anche grande aggressività e ha fatto una grande prova. Barella si è messo a disposizione subito davanti alla necessità della squadra, per questa partita avevo proprio in mente lui in regia perchè lo avevo visto già a Bari. Ho centrocampisti e giocatori duttili»
Che ruolo può avere Diouf?«Lui è una mezz’ala e un mediano. Volevo anche premiarlo perchè era appena arrivato e farlo sentire importante l’ho anche messo in diffioltà in un ruolo che non aveva mai fatto. Non so nemmeno se ha aperto le valigie».
Cinque a zero all’esordio può anche essere un risultato pericoloso?«Le cose che non mi sono piaciute vorrei dirle alla squadra in privato. Sono contento anche di non aver subito gol, sono contento anche delle pressioni e di come sono state fatte. Ho visto gente motivata e carica. Ma la strada è molto lunga e ci vuole tanto lavoro».
Si sta creando empatia con il gruppo?«Fino a quando non li tolgo sicuramente (ride ndr), è un lavoro in cui cerco di essere me stesso in cui cerco di essere coerente e credibile anche quando serve alzo la voce. I ragazzi sono davvero grandi uomini e grandi atleti e a volte chiudono gli occhi sulle mie esagerazioni. Abbiamo fatto anche qualche patto su determinate cose, hanno ancora la motivazione giusta per competere»
Che alchimia si sta creando con i giocatori francesi?«Io sono felice con tutti i giocatori di tutte le nazionalità. Per Bonny sono contento perchè l’ho visto felice come l’ho conosciuto a Parma. Lui è un giocatore importante che ci darà una mano, contento anche di Marcus ed è consapevole di dover dare continuità»
Più emozionante la prima da giocatore o da allenatore?«Con una battuta dico che quella da giocatore non la ricordo per la botta in testa (ride ndr). In questo stadio quando entri in questo impianto meraviglioso ritorna anche il passato da calciatore. Ma la cosa più importante non sono io ma la squadra. Solo i giocatori che sono fondamentali. Sono orgoglioso e sono sicuro che continueremo a lavorare bene».