Conferenza stampa Inzaghi pre Manchester City Inter: «Non sarà una rivincita perché non è una finale, Lautaro per me sarà sempre una soluzione e mai un problema. Guardiola? Mi ispiro a lui, vi spiego» | OneFootball

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·17 September 2024

Conferenza stampa Inzaghi pre Manchester City Inter: «Non sarà una rivincita perché non è una finale, Lautaro per me sarà sempre una soluzione e mai un problema. Guardiola? Mi ispiro a lui, vi spiego»

Article image:Conferenza stampa Inzaghi pre Manchester City Inter: «Non sarà una rivincita perché non è una finale, Lautaro per me sarà sempre una soluzione e mai un problema. Guardiola? Mi ispiro a lui, vi spiego»

Conferenza stampa Inzaghi pre Manchester City Inter LIVE: le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia del match di Champions League

Simone Inzaghi si presenterà in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in vista di Manchester City Inter di domani, esordio stagionale in Champions League per i nerazzurri: appuntamento alle ore 20:00 italiane per la conferenza. Segui con noi le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.

CHE PARTITA MI ASPETTO – «Non devo presentare io il Manchester City, incontriamo una squadra molto organizzata, forte. Non perdono in casa dal 2018. Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, dovremo avere corsa, aggressività, voglia di sacrificio. Tante componenti per fare un’ottima gara».


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QUALCOSA DA CORREGGERE? – «Assolutamente sì, io riguardando questo inizio e parlando dell’ultima gara, quella di Monza, abbiamo fatto una partita sotto ritmo. Però venivamo dalla partita prima della sosta, contro l’Atalanta, giocata in ben altro modo: avevo tanti giocatori in giro per l’Europa, qualcuno come Lautaro e Taremi per il mondo. Abbiamo fatto una partita sotto ritmo, domani servirà un’altra intensità perché sappiamo che in Europa serve questo».

COSA PENSO DEL SORTEGGIO? – «Il calendario è questo. Manchester City, Liverpool, Real Madrid e Arsenal erano le più forti da prendere, abbiamo preso il City ma siamo contenti perché cercheremo di fare una grande gara».

GUARDIOLA HA RIVISTO LA FINALE DI ISTANBUL SOLO IERI? – «Io l’ho rivista una settimana dopo, non prima. E poi un mese fa, quando eravamo in ritiro c’era la partita integrale in TV. Io non penso che sia una rivincita, perché non è la finale ma una partita di girone con un nuovo format della Champions. Nella finale credo siano fondamentali gli episodi e lo sa anche Pep, domani inizia una nuova Champions che sarà molto diversa: prima dovevi preparare tre partite andata e ritorno, ora otto squadre diverse. Cercheremo di preparare al meglio la partita».

SI PUÒ PARLARE DI UN CASO LAUTARO? – «Assolutamente no, è il nostro capitano e ci farà tantissimi gol. Bisogna valutare e capire, è arrivato quasi un mese dopo i compagni, ha lavorato e ha avuto un problema. Si è fermato, poi è andato in nazionale e ha fatto due gare da titolare. Ha viaggiato tanto, con le partite e con gli allenamenti troverà la forma migliore, nonché i gol che ha sempre fatto. Lautaro sarà sempre una soluzione e mai un problema per me».

PREPAREREMO IL MATCH IN MANIERA DIVERSA VISTO CHE IL CITY VORRÀ IL PALLINO DEL GIOCO? – «Lo sappiamo: tutte le squadre d’Europa col City il possesso lo devono lasciare a loro. Dovremo essere bravi in entrambe le fasi, sia quando la palla ce l’avrà il Manchester sia quando avremo noi il possesso. Pep è bravissimo in questo, dovremo cercare di essere bravi quando avremo la palla noi nell’essere puliti e abili: lasciare il possesso al City non va bene e l’abbiamo visto in finale».

RODRI HA DETTO CHE I GIOCATORI SONO QUASI AL PUNTO DI ROTTURA PER LE TROPPE PARTITE… – «Lo sappiamo che si gioca tanto e noi allenatori ne siamo al corrente. Io posso dire che preparare queste partite per un allenatore è bellissimo ed emozionante, sappiamo che le televisioni sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene e stiamo bene, ci dobbiamo adeguare. Sappiamo di aver iniziato a luglio la preparazione e che finiremo la stagione a luglio inoltrato col mondiale per club. So che ci sono delle problematiche, però noi contiamo di andare fino in fondo. Dovrò alternare più giocatori possibili, oggi non ci sono Dimarco e Arnautovic, ma siamo abituati da due anni ad avere delle rotazioni talvolta limitate».

QUANTI PUNTI SERVONO PER ARRIVARE TRA LE PRIME 8? – «No, basta vedere una simulazione di otto partite nei maggiori campionati e capisci quanti potrebbero essere i punti. È una novità per tutti, secondo me è un format che avrà successo: è più dispendioso in termini di partite, però secondo me sarà molto interessante».

LO SCORSO ANNO IL TURNOVER IN CHAMPIONS, QUEST’ANNO IN CAMPIONATO. SONO CAMBIATI GLI OBIETTIVI SOCIETARI? – «Ma no, domani ci saranno altre scelte. Non so cosa intendi con i titolarissimi: farò delle valutazioni, la formazione di domani sarà pensata. Oggi avremo un allenamento al completo anche con chi ha giocato a Monza. Domani mi porterò dietro dei dubbi che risolverò, è normale che ogni inizio stagione bisogna fare valutazioni diverse. Il City è la squadra più forte d’Europa e l’affrontiamo in trasferta, siamo l’unica squadra italiana a giocare in trasferta e abbiamo giocato domenica, non sabato. Ci sono tante valutazioni diverse da poter fare, ma ho la forza di avere questi ragazzi che mi soddisfano sempre. Stasera e domani lavoreremo parecchio al video e domani cercheremo di fare una partita gigantesca».

SE CI SENTIAMO AL LIVELLO DEL CITY? – «Noi partiamo per vincere sempre, poi sappiamo che ci sono budget e altre cose ma gli alibi non mi piacciono. Sarà un piacere rivedere Pep, l’ho incontrato tre volte e due sono stato molto bene, a Istanbul un po’ meno… Penso sia il miglior allenatore in circolazione, è un’ispirazione per me».

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