Calcionews24
·26 November 2025
Conferenza stampa Italiano alla vigilia Bologna Salisburgo: «Le partite in Europa sono tutte complicate, sarà battaglia. Obiettivo? Superare il turno»

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Alla vigilia della sfida tra Bologna e Red Bull Salisburgo, valevole per la quinta giornata della UEFA Europa League 2025-2026, Vincenzo Italiano ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti in conferenza stampa. L’allenatore rossoblù ha parlato delle aspettative per il match, delle scelte di formazione e delle motivazioni per continuare a lottare per un posto nelle prossime fasi della competizione.
COSA SI ASPETTA DAL SALISBURGO – «Le partite in Europa sono tutte complicate, non si conoscono mai gli avversari che si vanno ad affrontare. Possiamo basarci solo sulle immagini e sulle partite disputate in Europa. È una squadra forte, giovane, di qualità, prima in classifica nel loro campionato e abbiamo visto che può mettere in difficoltà chiunque. C’è da sudare e battagliare, giochiamo in casa e cercheremo di dire la nostra».
L’OBIETTIVO IN EUROPA – «Il nostro obiettivo, rispetto alla Champions dello scorso anno, è entrare nelle 24 e superare il turno. Non sappiamo quanti punti serviranno ma dovremo sfruttare quello che ci capita nelle partite in casa, sfruttando la spinta del nostro pubblico e l’atmosfera del nostro stadio. Dovremo stare attenti in tutti i 900 minuti, leggere tutte le situazioni della partita e stare attenti anche alle decisioni arbitrali. Nell’ultima gara in casa abbiamo pagato carissimo una nostra mancanza. Servono attenzione e concentrazione al massimo per ottenere punti importanti».
PAURA DELL’AVVERSARIO O DEGLI ERRORI PROPRI? – «Bisogna sempre avere un occhio di riguardo per l’avversario perché se non lo si conosce si va incontro a sorprese non belle. Dobbiamo mettere in campo la consapevolezza che abbiamo, lavorando al massimo della concentrazione senza staccare la spina. Abbiamo tracciato la strada giusta e non dobbiamo abbandonarla».
L’ATMOSFERA ALLO STADIO – «Forse più avanti sarà qualcosa di più interessante venire a vederci giocare rispetto ad ora, ma di nostro abbiamo già obiettivi e motivazioni. Poi sono convinto che tutto lo stadio cercherà di darci una grande mano: se non saranno 30 mila tifosi poco cambierà, sono certo che chi ci sarà ci spingerà alla vittoria».
LA SCELTA DI DOMINGUEZ IN LISTA – «Abbiamo atteso fino all’ultimo momento per vedere se si potesse recuperare qualcuno. Così è stato con Holm. Avevamo l’incertezza se aggiungere De Silvestri per avere più copertura sui terzini o se aggiungere qualcuno sugli esterni. Alla fine con Holm recuperato e a disposizione abbiamo optato su Dominguez per avere una scelta in più davanti».
DALLINGA O CASTRO PER BATTERE IL SALISBURGO? – «Le caratteristiche dei due vanno valutate in funzione a ciò che andiamo a preparare ed ai comportamenti dell’avversario. Dallinga ha grande capacità di cercare la profondità, sa buttarsi tra i centrali, mentre Castro sa orientarsi, sacrificarsi e legare il gioco. Santi per caratteristiche ha il sacrificio nel sangue. Entrambi riescono a soddisfare le mie richieste. A me piacerebbe vederli entrambi sorridenti».
COSA MANCHE ALLA SQUADRA PER ESSERE COMPETITIVA IN EUROPA? – «Il Salisburgo sono 19 anni consecutivi che fa le coppe. Ci servirà giocare qualche anno costantemente queste competizioni. È il sogno del presidente e di tutta la società e vogliamo stazionare in zone di classifica che ci consentono di qualificarci alle coppe europee. La crescita passa da lì ed è quello che dobbiamo ricercare».
I COMPLIMENTI POSSONO DISTURBARE? – «Viviamo per cercare di ottenere sempre il massimo e allontanare i momenti negativi. Cerchiamo di essere sempre al top in tutte le situazioni. Abbiamo una bella classifica e stiamo performando con un livello di qualità e prestazioni che ci stanno facendo ottenere risultati. Dobbiamo archiviare e ripartire da zero dopo ogni partita. Se è vero che le squadre sono fatte ad immagine e somiglianza dell’allenatore, state pure certi che non ci faremo trovare impreparati ma rimarremo umili. Poi chiaro che arriveranno momenti negativi e sconfitte, ma non dovremo perdere le nostre certezze».









































