gonfialarete.com
·17 November 2025
CorSport – Napoli, Conte torna oggi a Castel Volturno: sono due gli obiettivi del tecnico

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·17 November 2025

Antonio Conte tornerà oggi in campo insieme con la squadra, dopo il permesso supplementare di tre giorni incastrato tra i due giorni di riposo concessi al gruppo dopo Bologna e il weekend. Il tecnico, complessivamente, s’è allontanato da città, centro sportivo e squadra per una settimana: dopo la giornataccia al Dall’Ara, inaugurata dalla quinta sconfitta stagionale e coronata da un’analisi durissima della situazione, ha deciso di staccare e lunedì ha concordato modalità e termini del piano con il club. Inutile girarci intorno: con tutte le crepe e le criticità interne evidenziate pubblicamente, l’assenza dell’allenatore non è passata inosservata. La squadra, nel frattempo, ha proseguito la preparazione diretta dal vice Stellini, priva di undici nazionali e degli infortunati Gilmour, Spinazzola, Meret, De Bruyne e Lukaku. Un trio a cui s’è aggiunto anche Anguissa, 30 anni compiuti ieri, durante l’assenza di Conte: Frank tornerà tra due mesi e mezzo, una voragine nuova rispetto a Bologna.
Ci sarà da lavorare moltissimo, insomma. E su tanti fronti: fino a Natale, il Napoli è atteso da un ciclo tremendo perché lungo, articolato e decisivo per le sorti di tre competizioni su quattro: Champions, Supercoppa e Coppa Italia. Otto partite, magari nove se arriverà anche la finale a Riyad: si parte forte con il doppio impegno al Maradona con l’Atalanta in campionato (sabato) e il Qarabag in Europa, e a seguire la Roma all’Olimpico (30 novembre), il Cagliari in casa negli ottavi di Coppa Italia (3 dicembre), la Juve di Spalletti a Fuorigrotta (7 dicembre), il Benfica di Mou a Lisbona (10 dicembre), l’Udinese al Friuli (14 dicembre), il Milan in semifinale di Supercoppa (18 dicembre, partenza per l’Arabia il 16). In ballo il destino di tre coppe e una fetta grande così di autostima e certezze in campionato, con due scontri diretti e punti pesantissimi. Come l’aria e l’anima del Napoli di questi periodi.
Eccolo, il fronte di lavoro cruciale. Ampio e ancor più delicato del calendario: la squadra deve ritrovare la leggerezza e la voglia di divertirsi che sembrano smarrite – partite alla mano – ma l’operazione non può prescindere da Conte. Tocca all’allenatore restituire lo spirito, toccando i tasti giusti e ritrovando l’armonia perduta insieme con i sorrisi: non una valutazione, piuttosto la sintesi del discorso di Bologna. Uno spartiacque: è stato Conte ad aprire una crisi interna citando la mancanza di cuore e l’egoismo dei giocatori (alias orticello) e precisando che la squadra non è più tale. «La colpa è mia, non ho fatto un buon lavoro, ma non ho intenzione di accompagnare il morto, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità a partire da me», disse al Dall’Ara. Parole scolpite nella pietra e dure come la pietra stessa, ma anche un punto: ora toccherà all’allenatore e al gruppo decidere se sarà di ripartenza o di non ritorno. Oggi, intanto, Conte tornerà in campo. E quando il gruppo ritroverà anche i nazionali, diciamo a metà settimana, sarà inevitabile un confronto utile a sistemare la situazione una volta per tutte: il primo obiettivo è evitare di rovinare la stagione con la squadra seconda in campionato e in corsa su quattro fronti. Il secondo è ritrovare la normalità: tutto ciò che è mancato da Bologna in poi.
Carlo Gioia









































