PianetaBari
·5 January 2025
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Con una bella vittoria contro una delle squadre migliori del campionato, il Bari di Moreno Longo si è congedato con il sorriso dalla prima metà di stagione. Del semestre di Longo alla guida dei biancorossi abbiamo parlato approfonditamente in un altro articolo (clicca qui per leggere l’approfondimento), ora invece cerchiamo di proiettarci al futuro.
Per cercare di limare i difetti di quest’organico, la dirigenza avrà a disposizione un mese di calciomercato, che, per bocca di Magalini, verrà vissuto con l’obbiettivo di migliorare un gruppo squadra sicuramente non all’altezza delle ambizioni della piazza.
In attesa che il mercato in entrata inizi a movimentarsi, quello in uscita ha prodotto già qualche operazione. Sgarbi, arrivato come potenziale titolare, dopo esser finito ai margini della squadra si accaserà alla Juve Stabia, mentre Matino, mai considerato da Longo, è in trattativa con l’Avellino. Per ratificare le due cessioni manca solo l’ufficialità, sebbene un piccolo rallentamento con il club irpino.
Queste due mosse, apparentemente secondarie nell’economia del gruppo, in realtà potrebbero sbloccare diversi scenari importanti. Matino numericamente completava il parco difensori, ma la sua cessione libererà uno slot over che la dirigenza cercherà di occupare con un giocatore più adatto alle richieste di Longo. Nelle scorse settimane si è fatto il nome di Alessandro Marcandalli, difensore classe 2002 di piede destro attualmente in forze al Genoa ma impiegato con il contagocce nel girone d’andata. L’anno scorso Marcandalli si era messo in mostra con la maglia della Reggiana, attestandosi tra i centrali più interessanti della categoria. Il Genoa, proprietario del suo cartellino, non pare intenzionato a cederlo nell’immediato.
Oltre al nome del centrale del Genoa, è possibile che la lista di Magalini e Di Cesare conti diversi nomi di difensori impiegabili in tutti i ruoli della difesa a 3. La priorità dovrebbe esser quella di mettere a disposizione di Longo un altro ricambio di Pucino e Mantovani, considerando che al centro Simic sta iniziando a dare importanti garanzie.
Copyright: Simone Arveda/Getty Images – Via One Football
La cessione di Sgarbi apre invece a diverse riflessioni sulla conformazione del reparto offensivo: su cosa investire? Su un’altra punta o su un giocatore in grado di agire sulla trequarti, magari di piede sinistro? Stando alle prime voci che circolano, l’impressione è che la dirigenza sia più orientata verso la seconda opzione.
Il nome maggiormente reclamizzato è quello di Pereiro, giocatore che andrebbe ad alzare vertiginosamente il tasso qualitativo in quella zona di campo. Pereiro è però un trequartista puro, che come Falletti andrebbe sgravato da compiti difensivi eccessivamente esigenti per consentirgli di restare lucido in fase di possesso. Affiancare l’uno all’altro è un’ipotesi sicuramente stuzzicante, come ad inizio anno lo era quella di vedere Sibilli e Falletti spartirsi la trequarti, ma non vanno ignorate le recenti scelte fatte da Longo. Con tutti gli elementi a disposizione, il tecnico torinese ha preferito un centrocampista muscolare e di quantità come Lella ad un trequartista lunare come Sibilli, dando quindi la priorità all’equilibrio piuttosto che alla fantasia.
Prima di concentrarsi su elementi prettamente offensivi sarebbe quindi più saggio rimpinguare il reparto di centrocampo con un centrocampista in grado di eseguire i compiti assegnati a Lella. L’ideale sarebbe un incursore alla Benedetti, quindi un giocatore con doti fisiche importanti ma anche con qualità tecniche e realizzative di pari livello.
Gli appena 74 minuti in campo di Tripaldelli suggeriscono anche la necessità di intervenire nel ruolo di esterno sinistro, per garantire a Longo un’alternativa più affidabile ai vari Dorval, Oliveri e Favasuli. In questo caso, però, l’uscita dell’ex Spal è impossibile (clicca qui per approfondire).
Copyright: SSC Bari
Per quanto riguarda il tanto bramato attaccante, va ricordato che ad oggi il Bari dispone di tre numeri 9, e che Longo non sempre ricorre all’utilizzo delle due punte. Magalini ha chiarito che l’intenzione è quella di tenersi aperte entrambe le disposizioni tattiche, quindi le due punte o i due trequartisti alle spalle della punta. In virtù di ciò, al netto di un’eventuale partenza di Favilli, ad oggi ipotesi non caldeggiata, appesantire la rosa con un altro attaccante di discutibile valore – si fa il nome di La Gumina, un attaccante con numeri anche peggiori dei vari Lasagna, Novakovich e Favilli – sarebbe inutile.
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