Cossu e la sua formazione ideale: «In porta Marchetti, in panchina metto Allegri. E a centrocampo…» | OneFootball

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·6 September 2025

Cossu e la sua formazione ideale: «In porta Marchetti, in panchina metto Allegri. E a centrocampo…»

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Andrea Cossu ha stilato la sua formazione ideale con gli ex compagni del Cagliari: le parole

Parlando ai taccuini di Sportweek Andrea Cossu, ex giocatore del Cagliari, ha stilato la formazione ideale dei suoi 11 ex compagni in rossoblù. Di seguito le parole del giocatore:

IN PORTA MARCHETTI – «Fortissimo. Ha raccolto meno rispetto a quanto avrebbe meritato. In allenamento era difficilissimo fargli gol: per batterlo dovevi calciare molto bene.»


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PISANO TERZINO DESTRO – «Tonetti lo aveva soprannominato “Bombetta”. Era uno davvero esplosivo, saltarlo nell’uno contro uno era impossibile».

DIEGO LOPEZ – «Grande capitano, un vero e proprio condottiero. Trascinava tutta la squadra. Era uno silenzioso, ma in campo si faceva sempre sentire a modo suo».

ASTORI – «Da noi arrivò che era giovanissimo, eppure era già davvero molto forte. Le sue qualità erano evidenti a tutti. Una persona straordinaria, mi manca».

AGOSTINI – «In una sola parola: instancabile. Percorreva tutta la fascia cinquanta, cento, duecento volte… In campo dava davvero tutto».

MICHELE FINI – «Lo metto mezzala di destra, che devo dire? Era talento puro, un tasso tecnico sopra la media».

CONTI IN MEDIANA – «Un altro capitano, un altro condottiero. Dava sempre il buon esempio. Avrebbe potuto scegliere di fare una carriera diversa, ma ha preferito diventare una bandiera».

BARELLA – «Appena arrivato mi aveva colpito per la sua sfacciataggine, ma nel senso buono del termine. Non dimostrava l’età che aveva, sembrava giocasse a calcio da una vita. Un predestinato, che ora ha avuto la sua consacrazione».

NAINGGOLAN SULLA TREQUARTI – «Persona di cuore, era un ragazzo spettacolare. Aveva un tiro che era un qualcosa di spaventoso: potente, preciso… Con lui ricordo le gare a fine allenamento».

PINILLA – «Uso due parole: un fenomeno. Basti pensare alle reti in rovesciata che riusciva a segnare. Tecnicamente era impressionante».

SAU – «Avevamo un grandissimo rapporto, lo portiamo avanti ancora oggi. E che gran giocatore che era!»

ALLEGRI IN PANCHINA«All’inizio 5 sconfitte su 5, poi… Che annata quella con Max in panchina. Era uno brillante, ci faceva giocare un calcio offensivo. E se eravamo 1-0 per noi che faceva? Toglieva una mezzala difensiva per metterne una offensiva».

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