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·6 September 2025

Cremonese, Nicola: “Obiettivo salvezza. Abbondanza in attacco? Siamo giusti”

Article image:Cremonese, Nicola: “Obiettivo salvezza. Abbondanza in attacco? Siamo giusti”

La Cremonese è partita bene in queste prime due partite di Serie A. L’allenatore Davide Nicola, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Dopo un mercato molto convincente, la Cremonese si prepara a ricominciare il campionato, che attualmente la vede nelle zone alte della classifica, a punteggio pieno, con 6 punti conquistati, dopo le vittorie contro Milan e Sassuolo. La squadra neo promossa ha affidato la panchina a Davide Nicola, maestro delle salvezze, che ha rilasciato alcune dichiarazioni, in una lunga intervista, nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.


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Cremonese, le parole di Nicola

Davide Nicola ha aperto l’intervista parlando della rosa a disposizione: “Abbiamo 10-12 giocatori nati dal 2000 al 2004, la maggior parte italiani. Siamo convinti che ci siano italiani che abbiamo potenzialità incredibili e su questi vogliamo lavorare. I talenti in casa nostra ci sono e non sono pochi. Bisogna avere l’accortezza di dare loro fiducia e di sostenerli. Stesso discorso per gli stranieri. A questi si aggiungono tre 1999 e via scalando. Il gruppo squadra è stato costruito per arrivare agli ultimi due, che sono i veri esperti, Vardy e Vazquez. Ma sono due che se gli dici che bisogna stare dietro la linea della palla lo fanno senza fiatare”.

Il colpo di mercato è stato senza dubbio Vardy: “Quando ci siamo accorti che l’operazione era fattibile, abbiamo cominciato a spiegargli cosa volevamo costruire. Sentirci corrisposti in quel modo e vederci scelti da questo punto di vista è stato importante. È un giocatore ancora affamato. Come gestirà l’abbondanza? Non c’è abbondanza, siamo giusti. Il calcio attuale vive sulla capacità di determinare a prescindere dal minutaggio. Chi determina viene scelto”.

Infine, il mister ha commentato il campionato di Serie A che deve affrontare: “È un torneo selettivo e diverso dagli altri campionati europei. Qualsiasi giocatore e allenatore che arriva si accorge della complessità del campionato italiano. Che è troppo spesso e ingiustamente denigrato. È strategico competitivo, difficile”.

Sugli obiettivi non si sbottona: “Col presidente Arvedi e la società abbiamo delineato tutti assieme il progetto tecnico e i profili ideali. Questo è un posto che ha dei mezzi, vogliamo creare i presupposti per rimanere in questa categoria per poi capire se si può crescere con i giusti passaggi”.

Dal mercato sono arrivati giocatori importanti ma Nicola preferisce non dare voti: “Voti non ne do. Volevamo costruire un gruppo competitivo per l’obiettivo prefissato, la salvezza, che non è banale. Ogni giocatore è stato scelto da noi con incontri e analisi video. Ogni componente ha caratteristiche che devono completare il gruppo squadra. Abbiamo centrato gli obiettivi”.

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