calvar.it
·30 September 2025
Da Pisa-Fiorentina a Milan-Napoli: rigori mancanti o decisioni giuste?

In partnership with
Yahoo sportscalvar.it
·30 September 2025
PISA-FIORENTINA
Il Pisa lamenta un presunto fallo di mano di Pongracic su cross di Bonfanti. Episodio complesso, come la maggior parte dei falli di mano, ma proviamo a fare chiarezza. Il braccio del difensore croato è in posizione grigia per quanto riguarda l’ampiezza ma naturale. Bonfanti si gira velocemente e tira da molto vicino. Sostenibile la scelta dell’arbitro Manganiello di lasciar correre.
Il Pisa chiede poco dopo un altro rigore, ma il braccio di Fazzini è in quella posizione (all’altezza delle spalle) per marcare Tramoni e l’ex Empoli non vede neanche pallone: di certo il tocco non è punibile.
Giusto revocare con overrule del VAR il gol di Meister, che subito prima del gol la impatta di braccio. Ha ragione Gilardino, non c’è niente di volontario e la regola può essere, in alcuni casi, contraria allo spirito del gioco: ma, stando appunto al regolamento, c’è poco da discutere in questo caso.
SASSUOLO-UDINESE
Poco fortunato Perenzoni, arbitro giovane che nel primo tempo di Sassuolo-Udinese paga la scarsa esperienza in Serie A concedendo due calci di rigore poi revocati in seguito a On Field Review.
Prima il contatto Zaniolo-Laurienté, con l’arbitro che dal campo sanziona un presunto intervento falloso di Laurienté su Zaniolo. Un tipo di penalty che mi lascia sempre qualche dubbio, come quello di Torino-Atalanta. Ad ogni modo, il VAR Gariglio fa notare che ad arrivare per primo è il giocatore neroverde, e il fallo è commesso da quello bianconero.
Invece nel secondo caso Solet finisce a terra dopo un contatto con Walukiewicz. Anche qui l’arbitro trentino assegna il rigore in campo, salvo poi correggersi. Nel VAR announcement, spiega che “non c’è fallo”. Il motivo della revoca è che il difensore del Sassuolo tocca prima il pallone.
In difficoltà dopo questi due episodi, Perenzoni poi sbaglia in altre occasioni. E lascia dubbi la trattenuta di Kristensen su Thorstvedt in area di rigore, coi pantaloncini del norvegese che si allargano.
MILAN-NAPOLI
Due gli episodi principali sotto la lente a San Siro. Il primo è un contatto Tomori-McTominay nell’area rossonera. Il difensore rischia il penalty, perché è in ritardo. Però se ne rende conto, prova a fermarsi e fortunatamente per lui sembra che l’impatto sia solo tra l’esterno dello stinco e la coscia. Se lo avesse preso col piede o lo avesse colpito in maniera diversa, sarebbe stato rigore. Condivido la decisione di Chiffi e del VAR.
Il secondo episodio è il rigore concesso agli ospiti nel secondo tempo per un fallo di Estupinan su Di Lorenzo. L’ecuadoriano trattiene il difensore azzurro che altrimenti potrebbe concludere in porta. Chiffi fischia dal campo il rigore ed estrae il giallo. Il VAR lo richiama e lui converte la decisione: rosso. Un richiamo e una decisione che mi trovano d’accordo: è un DOGSO non genuino, Estupinan non cerca di giocare il pallone.
Intorno all’ora di gioco, Ayroldi concede un calcio di rigore per un fallo di mano di Romagnoli. In questo caso l’ex Milan è in marcatura, non vuole opporsi a un cross, non guarda il pallone la sua posizione delle braccia è consona al movimento per un colpo di testa. In questo caso non è mai punibile, come anche sottolineato da Rocchi in settimana. Corretto il richiamo al monitor da parte del VAR Abisso.
Live
Live