Calcionews24
·18 October 2025
De Ligt: «Quando vai alla Juventus per 75 milioni di euro è finita. Ero diventato ansioso»

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·18 October 2025
Un passato che non si dimentica, una lezione imparata sulla propria pelle che ha forgiato un campione. Matthijs de Ligt, oggi in forza al Manchester United, si è guardato indietro, tornando a parlare della sua complessa e formativa esperienza alla Juventus. Il difensore olandese, in un’intervista concessa al The Telegraph, ha ripercorso le tappe del suo approdo a Torino nel 2019, quando, a soli 19 anni e reduce da una stagione da capitano e favola con l’Ajax, si trasferì in bianconero.
Il primo impatto con la realtà italiana fu segnato dal peso enorme del suo cartellino: 75 milioni di euro, una cifra che non ammetteva repliche né pazienza. «Quando vai alla Juventus per 75 milioni di euro, con tutte quelle aspettative, è finita: non puoi commettere errori», ha spiegato de Ligt, descrivendo la cappa di pressione che sentì immediatamente sulle sue spalle. Un fardello pesante per un diciannovenne. «È normale diventare più ansioso. Sei giovane e a volte è difficile perché non sei abituato a quella pressione».
Oltre al fattore psicologico, lo shock fu tattico. Il passaggio dalla Eredivisie alla Serie A, un campionato noto per la sua preparazione difensiva, lo costrinse a resettare il suo modo di giocare, abbandonando l’istinto per abbracciare la ragione. «A quell’età ti affidi all’intuito e a me andava bene. Poi in Italia ho capito di dover ragionare di più e all’inizio ho avuto tanti problemi», ha ammesso sinceramente.
Le critiche, inevitabili, furono feroci, acuite dalle enormi aspettative generate dai suoi trionfi individuali, come il Golden Boy e il Trofeo Kopa. Nonostante un inizio in salita, l’esperienza alla Vecchia Signora è stata cruciale. Nelle sue tre stagioni a Torino, culminate con 117 presenze, il difensore classe 1999 ha imparato a gestire la pressione e a evolvere il suo gioco. Un percorso che lo ha trasformato nel leader difensivo che, dopo la parentesi intermedia al Bayern Monaco, guida oggi la retroguardia del Manchester United. La Juventus è stata una scuola dura, ma fondamentale.