Calcionews24
·29 December 2024
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DAL NAPOLI AL MILAN – «Passai da una rivoluzione all’altra: il Napoli di Maradona, il più grande di sempre. Di Careca, di Giordano, di Bagni, di Alemao, e, umilmente, con De Napoli, diede vita a un quadriennio simile a una favola: scudetti, Coppa Italia, Coppa Uefa, Supercoppa. Il Milan aveva avviato con Sacchi un’epoca strepitosa e Capello, che ne fu il successore, le diede ulteriore impulso. Gullit, Rijkaard, Donadoni, Maldini, Savicevic, il ‘povero’ Van Basten, Baresi, Costacurta, Boban: quanti altri vuole che ne citi?».
ALLENATORI – «Sacchi al Rimini, Bianchi che mi fece debuttare ad Avellino e poi mi volle a Napoli, Bigon, Ranieri, Capello, Trapattoni e poi, a Reggio Emilia, Ancelotti. In Nazionale, Bearzot e Vicini, con Maldini e Zoff negli staff. Ho ancora in testa gli allenamenti di Sacchi a Rimini. Bianchi mi ha cambiato l’esistenza, glielo devo. Capello aveva una personalità dominante. E Ancelotti cominciò mentre smettevo: persona speciale, la più bella che abbia conosciuto».
CALCIO DI OGGI – «Seguo in tv. Per un po’ ho provato con i settori giovanili ma non mi piaceva niente. E allora meglio starsene a guardare dal divano e starsene con gli amici di infanzia».