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·17 September 2024

Decreto crescita, c’è la svolta: possibile reintroduzione

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Dopo la rimozione nel 2023, a Roma torna di moda il decreto crescita. Possibile reintroduzione fino al 2027.

È stata la prima mossa del governo Meloni quella di abolire il decreto crescita, che comprende delle agevolazioni fiscali sui contratti stipulati per ingaggiare lavoratori che decidono di spostare la residenza in Italia e che rimangano nel Belpaese per almeno 2 anni. La legge in questione è stata in vigore fino al 31 dicembre 2023 per gli sportivi che percepiscono più di un milione di euro, salvo poi essere abrogata dal Governo. Proprio in queste ore però, è spuntata la possibilità di reinserire questa agevolazione, comoda soprattutto per le squadre di A. A presentare l’emendamento è stato Forza Italia, partito del quale fanno parte Adriano Galliani, vicepresidente del Monza, e Claudio Lotito, presidente della Lazio.


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Decreto crescita, dettagli e vantaggi

L’obiettivo del decreto crescita è quello di agevolare le aziende ad ingaggiare dipendenti dall’estero, pur con un costo maggiore, dovendo pagare meno tasse. In particolare nel calcio, questo ha favorito diversi club di A nel acquistare giocatori importanti da campionati esteri, come per esempio Lukaku all’Inter. Questa norma comprendeva la detassazione del 50% per i contratti dei giocatori provenienti da fuori. La proposta di Forza Italia, consiste nel reintegro di questa legge fino al 2027, a partire dall’anno fiscale 2025. Come sottolineato da Dario Damiani, capogruppo del partito di Galliani e Lotito in Commissione Bilancio: “La proposta di modifica punta a prorogare una misura già esistente che riguarda l’agevolazione per incentivare tutti i lavoratori che stabiliscono la residenza nel nostro Paese come anche gli sportivi”.

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