Di Canio: «Lookman? In Premier non sanno neanche bene chi sia. Il miglior acquisto è David» | OneFootball

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Calcionews24

·13 August 2025

Di Canio: «Lookman? In Premier non sanno neanche bene chi sia. Il miglior acquisto è David»

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Di Canio: «Lookman? In Premier non sanno neanche bene chi sia. Il miglior acquisto è David». Le parole dell’ex attaccante e opinionista

Paolo Di Canio non a mai troppi peli sulla lingua. L’ex attaccante, oggi opinionista per Sky Sport, fa le carte alla prossima Serie A parlando anche dei nuovi arrivati e della dimensione del calcio italiano. La sua intervista al Corriere della Sera.

CASO LOOKMAN – «In Premier non sanno neanche bene chi è Lookman, la richiesta di 50 milioni per lui è una esagerazione. Ma l’Atalanta fa la sua parte. Il calciatore invece si sta comportando male: devi allenarti con la tua squadra, anche se te ne vuoi andare. Mettici la faccia e la correttezza. I Percassi finora hanno fatto benissimo a non cedere ai suo atti di forza».


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SEVERO NEI GIUDIZI – «Io sono a Sky come opinionista tecnico, dovrei sapere di che cosa parlo e lo so. Il mio commento non è mai contro qualcosa o qualcuno. È se non dico le cose come realmente le vedo non faccio bene il mio lavoro. Poi da calciatore o allenatore mi sono arrabbiato quando ho ricevuto una critica aspra. In generale dipende sempre da chi te la fa, l’ho sempre accettata da chi sa di calcio. Ci vuole rispetto dei ruoli. A volte, da tecnico, se dici una cosa ruvida sei visto male e non va bene, il linguaggio va certo edulcorato ma essere buonisti a tutti i costi ti rende poco credibile. Dire che l’Inter ha fallito la stagione scorsa è una verità, non un insulto».

SERIE A CIMITERO DEGLI ELEFANTI – «La prospettiva è duplice: l’Italia continua ad essere il cimitero degli elefanti, prima erano Ronaldo e Ribery oggi sono De Bruyne e Modric. Ma c’è anche molta curiosità e attenzione per gli allenatori, Allegri, Chivu, Gasperini alla Roma in particolare».

MODRIC E DE BRUYNE – «Lo sono, ci mancherebbe. Intanto, mi chiedo quante partite possono reggere a livelli alti ma soprattutto quanta della loro qualità e tecnica riuscirà ad essere recepita dai compagni di squadra, difficile imitare uno che è unico. Voglio dire che da soli non possono bastare se non c’è una squadra in grado di muoversi bene attorno a loro. Sicuramente ci godremo la qualità, ma chi sta attorno a loro deve imparare in fretta a capire con chi sta giocando. Modric è un leader che sa parlare alla squadra: il Milan ne gioverà, in una stagione in cui ha solo il campionato».

ALLEGRI – «Max è come il dado nel brodo. Una metafora per dire che lui aggiusta tutto. Sono sicuro che metterà a posto soprattutto la difesa ed esalterà la qualità di Leao. Poi il Milan ha fatto un grande acquisto che è Ricci, dopo tanto tempo vedremo un vero mediano metodista, italiano finalmente. Mi piace anche Jashari che ha qualità fisica e muscolare».

NAPOLI – «La forza del Napoli è stata la compattezza dei reparti, l’intelligenza da squadra. I nuovi arrivati sono calciatori che hanno fatto bene in piazze meno ambiziose, sono curioso di capire se alzeranno il livello. Mi piacciono Beukema e Lucca ma se un po’ conosco Antonio non saranno loro i titolari, almeno all’inizio. Sono giocatori forti che allungano e allargano la rosa, quest’anno chiamata a reggere su più fronti. Poi ci godremo la qualità di De Bruyne, l’unico a fare un lancio di sessanta metri con la facilità che ci vuole per farne uno a cinque di metri. Credo che il clima di Napoli lo aiuterà anche ad avere meno infortuni».

MIGLIOR COLPO – «Jonathan David è molto interessante. È un giocatore cattivo, se verrà messo a proprio agio potrà dare tanto alla Juventus. Ha una storia importante, se fai un gol ogni due partite non sei uno qualunque. Significa che sai segnare ovunque».

INTER DI CHIVU – «Non ci nascondiamo: ci raccontano che è stata la prima scelta, non ci credo. Detto questo Chivu ha fatto un buon praticantato, l’Inter ha avuto a portata di mano la soluzione meno dispendiosa, può andare bene e sono stati bravi. Se va male tutto sommato non è uno che costa al club cinque milioni l’anno. Scelta quindi intelligente con l’obiettivo di svecchiare la rosa e affidare i giovani a un allenatore che sa come trattarli. Sono curioso anche dal punto di vista tattico: con Chivu si uscirà dallo schema del 3-5-2 rigido che c’era prima».

ITALIA AL MONDIALE? – «Lo spero e me lo auguro ma non è affatto scontato. L’effetto emotivo Gattuso è importante, lui ha voglia e carisma. Ma solo questo non basta, anche Spalletti a modo suo ne aveva anche se in maniera un po’ distorta. Ci vogliono i giocatori, però. Ci sono? Lucca diventerà il nuovo Toni? Al momento dico non lo so».

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