Inter News 24
·2 November 2025
Diouf Inter, da oggetto misterioso a nome in uscita già a gennaio! Il francese è un mistero da 25 milioni: i nerazzurri non escludono quello scenario

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·2 November 2025

È considerato, insieme all’esterno brasiliano Luis Henrique, il più grande punto interrogativo del mercato estivo dell’Inter. Per alcuni è già un flop. Andy Diouf, centrocampista francese classe 2003, è arrivato in estate dal Lens per la cifra importante di 20 milioni di euro più bonus, ma finora è stato un oggetto misterioso. Il tecnico Cristian Chivu gli ha concesso appena 26 minuti in totale, in spezzoni di partite (contro Torino e Cremonese) a risultato ampiamente acquisito, nei quali il giocatore è apparso “leggero, timido, insicuro”, commettendo anche alcuni errori evidenti.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il problema è chiaro: Chivu ha provato a inserirlo in momenti di gara semplici, ma le risposte sono state negative. Lo stesso tecnico ha ammesso di non ritenerlo ancora pronto per le esigenze del calcio italiano, preferendogli altri profili. Il club meneghino ora si interroga sul da farsi: tenerlo ad Appiano Gentile a osservare i compagni, o cederlo in prestito a gennaio? Quest’ultima opzione, forse, farebbe bene a tutti: permetterebbe al francese di “rompere il ghiaccio” con la Serie A e scrollarsi di dosso la timidezza, e consentirebbe alla Beneamata di liberare uno slot a centrocampo per un eventuale investimento invernale.
Tuttavia, il calcio è fatto di sliding doors. L’infortunio che terrà ai box Henrikh Mkhitaryan per diverse settimane apre inevitabilmente un vuoto in mediana. Sebbene Diouf parta indietro nelle gerarchie (è il settimo centrocampista), questa emergenza rappresenta la sua ultima, grande occasione. Stasera l’Inter affronta la Fiorentina, una squadra che Diouf conosce bene: ai tempi del Basilea, segnò un gran gol ai viola in Conference League. Ora deve sfruttare “questo momento”, come scrive la rosea, per dimostrare il suo valore senza far sentire la nostalgia dell’armeno. In caso contrario, il rischio di “nascondersi a tempo indeterminato negli ultimi sedili della panchina” diventerebbe molto concreto.









































