Inter News 24
·22 August 2025
Diouf Inter, Lallemand avverte: «Ha un potenziale da top ma mai visto giocatore più frustrante! Ecco cosa pensavano i tifosi del Lens di lui»

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·22 August 2025
Intervistato da “Derby, derby, derby”, il giornalista francese Gregory Lallemand del La Voix du Nord e voce storica del RC Lens dal 2004, ha raccontato così chi è Andy Diouf: l’ultimo colpo messo a segno dai dirigenti del mercato Inter.
CHE TIPO DI GIOCATORE È ANDY DIOUF E COME SI È DISTINTO DURANTE LA SUA ESPERIENZA AL LENS? – «Andy Diouf è un centrocampista box-to-box, capace di portare palla dalla propria area fino a quella avversaria, con lunghe corse impressionanti. Al Lens è arrivato in una stagione in cui il club era qualificato alla Champions League e ci si aspettava che avesse il tempo per far esplodere il suo talento. Ha mostrato buone cose palla al piede, ma la mancanza di precisione e di scelte giuste negli ultimi metri ha generato frustrazione nei tifosi».
QUALI SONO LE SUE PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE E FISICHE? – «Tecnicamente è molto bravo a saltare l’uomo e accelerare subito dopo, ma fatica a concludere le azioni. Gioca quasi esclusivamente con il piede sinistro e l’utilizzo più frequente del destro lo aiuterebbe molto nell’ultimo o penultimo passaggio. Fisicamente è molto potente, ma ha difficoltà a mantenere la stessa intensità per tutta la partita».
SU QUALI ASPETTI DEL SUO GIOCO DEVE ANCORA MIGLIORARE? – «Sicuramente la lucidità negli ultimi 25-30 metri. Per me è stato il giocatore più frustrante visto al Lens negli ultimi 30 anni: talento, percussioni, azioni che fanno pensare che possa fare male, ma alla fine solo due gol e due assist in 68 partite. Le statistiche non raccontano sempre tutta la verità, ma in questo caso evidenziano bene la sua difficoltà a concretizzare».
COSA PUÒ PORTARE ALL’INTER, SUL PIANO DEL GIOCO E DELLA MENTALITÀ? – «A livello mentale forse avrebbe bisogno di uno step in più per fare il salto di qualità, che non è arrivato a Lens ma potrebbe arrivare a Milano. In quel caso, potrebbe diventare un top player. Dal punto di vista umano è un ragazzo esemplare: educato, simpatico, si impegna molto ed è sempre pronto a lavorare. Nonostante le difficoltà, ha sempre dato tutto per migliorarsi. Il cambio di club potrebbe essere la spinta decisiva per affermarsi come un grande giocatore europeo, ed è ciò che molti a Lens gli augurano».
SE HA IL POTENZIALE PER DIVENTARE UN TITOLARE O COMUNQUE UN PROTAGONISTA NEL CENTROCAMPO DI CHIVU? – «Avrà bisogno di tempo per imporsi da titolare nei vicecampioni d’Europa. Tuttavia, se troverà quella fiducia che non ha raggiunto a Lens, potrebbe emergere già in corso di stagione. A Lens ha ereditato un ruolo pesante, quello di Seko Fofana (ex Udinese), che era diventato una leggenda del club. L’eredità era difficile da raccogliere. Va ricordato che ha già un’esperienza all’estero: al Basilea aveva brillato in Europa, segnando anche un gol straordinario a Firenze contro la Fiorentina, azione che racchiude tutte le sue qualità di corsa e inserimento, ma, in quel caso, con una finalizzazione perfetta, cosa che purtroppo non si è più rivista al Lens».
PARAGONI – «È difficile fare un paragone diretto. Ha gambe lunghe che gli permettono di fare male in contropiede quando trova spazio, ma non ha la forza fisica di Vieira né la qualità nell’uno contro uno di Dalmat, entrambi passati dall’Inter. Ha qualità vere, ma deve assolutamente acquisire più lucidità nella finalizzazione delle azioni: se ci riuscirà, il suo potenziale potrebbe diventare davvero molto interessante».
COSA PENSANO DI LUI I TIFOSI DEL LENS? COME HANNO INTERPRETATO IL SUO STILE DI GIOCO? – «I tifosi del Lens lo hanno sempre sostenuto, nonostante le prestazioni altalenanti. Molti erano frustrati dal vedere belle giocate senza risultati concreti. I media nazionali, limitandosi agli highlights, mettevano in evidenza solo le sue azioni spettacolari (e ce ne sono state). Chi seguiva la squadra regolarmente, invece, provava un senso di rammarico nel constatare che tanta qualità non fosse accompagnata dall’efficacia. Sul piano umano va sottolineato ancora una volta: è un ragazzo disponibile, simpatico e soprattutto molto serio negli allenamenti».
SE PENSO CHE IL PASSAGGIO IN SERIE A POSSA RAPPRESENTARE PER LUI UNA CRESCITA NATURALE O UN RISCHIO? – «Sì, aveva assolutamente bisogno di cambiare club per fare un salto di qualità, perché al Lens stava iniziando a “ristagnare”. Essere circondato da giocatori di livello superiore potrebbe aiutarlo a crescere molto».
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