Inter News 24
·17 September 2025
Endt svela: «Chivu? Per poco non venne alle mani con Ibrahimovic. Quando gli dettero la fascia da capitano all’Ajax…»

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·17 September 2025
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport in occasione di Ajax Inter di questa sera, sfida valevole per la prima giornata di Champions League, l’ex dirigente del club olandese, David Endt, ha parlato così di Cristian Chivu. L’attuale allenatore dei nerazzurri, infatti, è stato uno sei suoi giocatori proprio all’Ajax.
L’INIZIO IN SALITA CON L’AJAX – «I primi mesi furono un incubo: giocava, sbagliava, si rialzava, sbagliava ancora, collezionava rossi. Ai tifosi non piaceva, lui non parlava con nessuno, così ci pensammo noi. Gli trovammo una casa vicino Amsterdam per stare sereno. Lì iniziò la sua nuova vita. Ottobre 1999, quarta gara della sua vita con l’Ajax, sconfitta per 2-1 contro il Roda in casa. Lui venne espulso, i tifosi fischiarono e lui se la prese. Nella partita successiva fu espulso di nuovo, contro l’Hapoel Haifa in Coppa Uefa».
L’EXPLOIT – «I compagni lo aiutarono ad ambientarsi, legò con Van der Meyde, Van der Vaart e Ibrahimovic, con cui una volta venne quasi alle mani. Cristian era il capitano, Zlatan un giocatore di personalità. Uno che una volta rischiò la vita per colpa di Mido, che gli lanciò addosso delle forbici. Le conservo ancora. Insomma, lui e Chivu alzarono la voce e ci fu una discussione forte, ma alla fine non successe nulla. Come capitano sapeva capire i momenti e i compagni. Quell’Ajax tra il 2000 e il 2004, uscito ai quarti di Champions col Milan nel 2003, era una squadra incredibile. Sia in campo… sia fuori».
LA FASCIA DA CAPITANO ALL’AJAX – «Le corse in autostrada di Mido, Ibra e Van der Meyde? Tutto vero. Ma Chivu gestiva tutto con grande calma. Quando Koeman gli diede la fascia aveva 21 anni. Lo prese da parte e gli disse ‘Tu da oggi diventerai un uomo’. La parola chiave fu responsabilità. Se n’è sempre fatto carico. Il tutto in uno spogliatoio non semplice da gestire, per lui come… per me. È stata dura, ma a casa conservo dozzine di cimeli. Avevo anche una maglia di Cristian».