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·14 October 2024

ESCLUSIVA IN – Paganin: «Maldini da Inter! Thuram me l’aspettavo, spiego»

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Antonio Paganin, ex giocatore dell’Inter dal 1990 al 1995, ha parlato in esclusiva su Inter-News.it. Con l’ex difensore, oggi allenatore e opinionista, diversi temi trattati: dalla difesa nerazzurra a Dimarco e Thuram. Concludendo con il mercato e la querelle Luciano Spalletti-Simone Inzaghi sul caso ultras.

Paganin, si è dato una spiegazione dei troppi gol subiti dall’Inter in questo inizio di campionato (nove in sette partite)?


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Le logiche, di solito, sono da ricercare anche in più situazioni. In primis, noi sottovalutiamo che la stagione è stata molto lunga con la coda degli Europei e della Copa America, che hanno portato ad esaurire tante energie fisiche e nervose per le squadre di vertice. L’Inter in particolare, che ha tantissimi nazionali italiani e di oltreoceano. In seconda cosa, anche la nuova Champions League, che ha un format diverso rispetto a quello passato. Tante cose insieme e in più c’è anche la logica nell’andare a ricercare magari una preparazione più robusta, che ha così minato un po’ la brillantezza della squadra. Non a caso chi è davanti non ha impegni europei.

Yann Sommer dopo la partita contro il Torino, ha parlato di concentrazione diversa tra Serie A e Champions League. Che ne pensa?

Non è facile! Lo sentivo anche da altri allenatori come Vincenzo italiano, non è facile per le squadre resettare in pochi giorni tra Serie A e Champions League. Inoltre, questa nuova Champions comporta a fare delle rotazioni molto selettive. Poi se dopo succede, come già successo all’Inter, di avere tutte partite ravvicinate importanti come il Manchester City in Champions League e il Milan in campionato, è chiaro che in questo momento l’Inter avrebbe privilegiato la partita con il City. Forse si è sottovalutato inconsciamente la forza del Milan, a discapito di un impegno, quello in Champions League, etichettato forse come più importante. La differenza con il vertice è sostanzialmente lì.

Il Napoli, Paganin, principale antagonista nel contendere il titolo all’Inter? O Juventus e Milan possono dire la loro?

No, il Napoli, in virtù della campagna acquisti e in virtù di un binomio forte tra l’allenatore competitivo e il non avere impegni settimanali, la ritengo come principale antagonista. Se tu dai la possibilità ad Antonio Conte, che è un ottimo allenatore, di non avere impegni settimanali legati alle coppe, di poter lavorare bene tutta la settimana facendo rendere al massimo la squadra, questo fa sì che il Napoli diventi la principale antagonista per il successo finale.

Federico Dimarco è il miglior esterno sinistro al mondo in questo momento?

Al mondo forse no. Ma che sia nell’élite dei giocatori più bravi in quel ruolo, direi di sì. E se l’è proprio meritato sul campo.

Che inizio per Marcus Thuram! Paganin, si aspettava un così sorprendente exploit?

Per certi versi sì. La sorpresa, per essere onesti, è stata l’anno scorso. Non pensavo che potesse avere un impatto così forte nell’Inter e in Serie A. Quest’anno sta confermando e migliorando quanto visto l’anno scorso. Quindi, per certi versi, non è stata una sorpresa. Nei numeri sì, però sul rendimento no.

Non solo campo, mercato Inter e vicenda ultras Spalletti-Inzaghi

Faccio quattro nomi: Jonathan David, Daniel Maldini, Jaka Bijol e Jonathan Tah. Secondo lei, sono da Inter?

Direi di sì, in particolare ho avuto modo di vedere nel suo trascorso la crescita di Maldini. Penso che la convocazione in Nazionale, al di là di quelli che potrebbero essere gli amarcord legati alla sua famiglia, è merito di un ragazzo che ha fatto un percorso importante di crescita. Penso che il suo legame con quella che è la sua fede milanista è molto labile secondo il mio punto di vista. Anzi, per certi versi, è stato anche un po’ bistrattato. Molto probabilmente, potrebbe avere uno spirito di rivalsa molto forte, oltre abbinato a delle qualità che sono uniche. Rappresenta quel trequartista che non c’è sul panorama attuale italiano.

Paganin, che ne pensa della vicenda ultras? Negli ultimi giorni è nata una sorta di querelle Luciano Spalletti-Simone Inzaghi. Il CT poteva risparmiarsi quelle dichiarazioni, in virtù del suo ruolo?

Sono questioni extracalcistiche, non sono abituato a fare molto il diplomatico e difficilmente posso azzardare un pensiero che sia ben preciso. Ho letto della querelle e posso anche capire quello che poteva essere il pensiero di Spalletti, che non voleva essere polemico nei confronti di Inzaghi, ma solamente un discorso del tipo: “Se tu non vuoi avere un contatto, quel contatto puoi non tenerlo aperto”. Credo che sia questo il succo del discorso del CT. Però, ripeto, per capire le dinamiche bisogna aspettare ovviamente il lavoro della giustizia. Niente di particolare, non sono in grado di poter giudicare essendo molto lontano da quel tipo di vicenda. Difficile dare un giudizio.

Si ringrazia Antonio Paganin per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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