Ferrari pensa subito a Fiorentina Juve: cosa ha detto verso il match contro i bianconeri al Franchi. Parole chiare in conferenza stampa! | OneFootball

Ferrari, Direttore Generale della Fiorentina, ha parlato così verso il match del Franchi con la Juventus. Queste le sue dichiarazioni in conferenza

Dopo l’addio del Direttore Sportivo Daniele Pradè e il contestuale esonero dell’allenatore Stefano Pioli, la Fiorentina si ritrova a dover gestire una crisi tecnica e societaria senza precedenti recenti. A metterci la faccia, in una conferenza stampa, è stato anche il Direttore Generale Alessandro Ferrari, che ha analizzato il momento nerissimo della squadra, scivolata all’ultimo posto in classifica.

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“Qualcosa poteva essere fatto diversamente”

Ferrari non ha cercato alibi, ammettendo implicitamente errori di gestione e di valutazione tecnica. «Qualcosa poteva essere fatto in modo diverso, qualcuno poteva dare qualcosa di diverso», ha esordito il dirigente viola. Tuttavia, il tempo dei rimpianti è finito; ora conta solo la brutale verità del campo. «Oggi dobbiamo guardare in faccia la realtà e la classifica che parla di un ultimo posto». Una presa di coscienza dolorosa per una piazza ambiziosa.

Nel mirino c’è la Juventus

Il calendario, però, non aspetta. La Fiorentina deve rialzarsi immediatamente e l’ostacolo si chiama Juventus. «Pensiamo a domenica e alla Juventus», ha dichiarato Ferrari, fissando l’obiettivo a breve termine. Contro la squadra di Luciano Spalletti, reduce da una striscia positiva, i viola dovranno cercare di muovere la classifica. «L’obiettivo sarà fare un punto dopo l’altro, partita dopo partita. Sarebbe brutto oggi dire a cosa puntiamo».

“Nessun passo indietro, Commisso si fida”

Infine, un passaggio sul suo futuro personale. Dopo l’uscita di scena di Pradè, la posizione di Ferrari sembrava in bilico, ma il DG ha rilanciato con forza. «Passo indietro? No», ha tuonato. Ha ricordato i successi recenti («Lo scorso anno abbiamo fatto 65 punti») e ha ribadito la stima della proprietà: «Il presidente crede nel mio lavoro, ho la sua fiducia e ho delle responsabilità e per me sono stimoli per fare sempre meglio». L’ultima parola, comunque, spetterà sempre a Rocco Commisso.