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·4 June 2025
FIGC, Gravina sul caso Acerbi: “Ognuno ha il proprio senso di appartenenza. Dispiace, ma andiamo avanti”

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·4 June 2025
Nel corso della presentazione delle Finali Giovanili della FIGC, organizzate in collaborazione con la Regione Lazio, il presidente federale Gabriele Gravina ha commentato la rinuncia di Francesco Acerbi alla convocazione in Nazionale. Una vicenda che ha fatto discutere, ma che Gravina affronta con equilibrio…
“Non ci sono commenti da fare. Ognuno ha il proprio senso di appartenenza. Non entro nel merito delle scelte personali di Acerbi, posso solo esprimere dispiacere per non poter contare sulle sue prestazioni. Come ha detto anche il ct Spalletti, abbiamo altri giocatori pronti a raccoglierne l’eredità.”
“Qualificazione al Mondiale: un obiettivo non negoziabile” Gravina ha poi allargato lo sguardo alla situazione complessiva della Nazionale, riconoscendo le difficoltà ma senza cedere a giustificazioni:
“Non dobbiamo cercare alibi. Conosciamo bene le condizioni oggettive: gli infortuni, le fatiche di una stagione lunga tra club e coppe. Ma non possiamo permetterci di concentrarci solo sugli ostacoli. La qualificazione al Mondiale è fondamentale: è un traguardo che manca da troppo tempo.”
Con tono fermo ma propositivo, il presidente FIGC ha voluto ribadire l’importanza dell’identità azzurra:
“Dobbiamo appellarci al senso di orgoglio di chi indossa la maglia dell’Italia. È un onore che deve contagiare tifosi e squadra. Nel 2021, con entusiasmo e compattezza, abbiamo ottenuto un risultato straordinario. Dobbiamo ripartire da quello spirito.”
Talento italiano: “Non mancano i giocatori, ma le occasioni” In risposta a chi sostiene che il calcio italiano soffra di un calo di qualità, Gravina ha voluto precisare:
“Non è vero che in Italia manca il talento. Al contrario, abbiamo ragazzi di valore. Ciò che spesso mancano sono le opportunità per esprimersi ad alto livello. Anche per questo il lavoro sui settori giovanili è strategico.”
Uno spogliatoio da ricostruire, una maglia da onorare Il caso Acerbi ha inevitabilmente aperto una riflessione più ampia sul clima all’interno della Nazionale, ma Gravina ha voluto chiudere con un messaggio chiaro:
“Chi è convocato in azzurro è lì perché ha dimostrato qualità e disponibilità. Ora serve compattezza, coraggio e rispetto per una maglia che ha fatto la storia. Insieme possiamo raggiungere l’obiettivo: tornare a giocare un Mondiale.”