Fonseca Milan, la rivoluzione non c’è stata: «4-2-3-1 era con Pioli e 4-2-3-1 è rimasto, sembra che la squadra non creda in quel che chiede l’allenatore» | OneFootball

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·17 December 2024

Fonseca Milan, la rivoluzione non c’è stata: «4-2-3-1 era con Pioli e 4-2-3-1 è rimasto, sembra che la squadra non creda in quel che chiede l’allenatore»

Article image:Fonseca Milan, la rivoluzione non c’è stata: «4-2-3-1 era con Pioli e 4-2-3-1 è rimasto, sembra che la squadra non creda in quel che chiede l’allenatore»

Fonseca Milan, la rivoluzione non c’è stata: «Calcio ordinario, linee di gioco abbastanza prevedibili. Aveva l’obbligo di segnare al Genoa»

La Gazzetta dello Sport ha fatto un’analisi sul Milan di Fonseca rispetto a quello di Pioli.

IL MILAN DI FONSECA – «La banalità di Fonseca (“Ci è mancato soltanto il gol”) ha un suo fondamento, ma parliamo di una rete che il Milan aveva l’obbligo di segnare. Davanti c’era un Genoa innocuo in fase offensiva. La rete non è arrivata perché Morata se ne è divorata una gigantesca e perché il gioco procedeva a strappi e singhiozzi. La rivoluzione di Fonseca non c’è stata, il suo Milan esprime un calcio ordinario, con un sistema standard: 4-2-3-1 era con Pioli e 4-2-3-1 con il nuovo allenatore è rimasto. Da fuori si ha l’impressione di uno scollamento tra panchina e squadra, sembra che il Milan si trascini, che non creda in quel che Fonseca chiede. Non questione di intensità, valore non misurabile con certezza, ma di linee di gioco abbastanza prevedibili, sempre le stesse: le sgasate sulla corsia mancinia – Hernandez di solito, Jimenez con il Genoa – e le intuizioni di Reijnders, regista e trequartista secondo zone e fasi».

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