Garbato, ma non troppo – Mignani da allenatore in bilico a condottiero: Cesena, bastava solo un po’ di tempo | OneFootball

Garbato, ma non troppo – Mignani da allenatore in bilico a condottiero: Cesena, bastava solo un po’ di tempo | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·27 March 2025

Garbato, ma non troppo – Mignani da allenatore in bilico a condottiero: Cesena, bastava solo un po’ di tempo

Article image:Garbato, ma non troppo – Mignani da allenatore in bilico a condottiero: Cesena, bastava solo un po’ di tempo

Appena 3 mesi fa, col girone d’andata completato e una posizione mai troppo lontana dalla zona playoff, si parlava di Michele Mignani a rischio esonero a Cesena. Dalle nostre informazioni alcuni contatti con possibili sostituti ci sono stati, ma alla fine la società ha dato continuità al progetto tecnico avviato in estate. Oggi parlando della squadra romagnola non possiamo che riferirci a una delle realtà più solide di questo campionato di Serie B, pronta a qualificarsi agli spareggi promozione e dare filo da torcere a tutte le rivali più accreditate. Forse serviva soltanto un po’ di pazienza, e di tempo.

Il progetto del Cavalluccio è molto ambizioso e molto interessante e il calciomercato estivo del ds Fabio Artico ha regalato nomi capaci di accendere la piazza. La resa immediata, però, era difficile per una serie di motivi: età media bassa, un po’ di esordienti e una rosa oggettivamente corta. Gli innesti del mercato di riparazione, pur non alzando clamorosamente il tasso tecnico, hanno risolto tantissimi problemi all’allenatore. Cristian Shpendi ora è in profondo calo, ma le tante alternativa negli ultimi 30 metri ne stanno limitando l’impatto negativo. Quando invece Tommaso Berti, adesso finalmente in ripresa, ha accusato difficoltà non c’era modo di ovviare al problema. La differenza sta proprio nelle scelte, poiché quando si lavora con ragazzi sì talentuosi ma ancora grezzi mettere in conto delle fasi di down è inevitabile.


OneFootball Videos


L’altra grande piaga del girone d’andata è stata la fase difensiva, soprattutto per quanto concerne i gol presi da palla inattiva. Oltre a sistemi di marcature da oliare c’era un problema molto più banale ossia quello della stazza fisica inferiore rispetto a tanti altri club cadetti. Il lavoro del mister sta però portando a una compattezza invidiabile anche a scapito della proposta offensiva, che frutta molti più punti e dà modo alla squadra di acquisire sempre più certezze. Non era una situazione facile, soprattutto a livello ambientale. Le aspettative alte, con ogni probabilità eccessive, hanno messo pressione da un lato a Mignani e dall’altro anche alla dirigenza che si è guardata attorno. Entrambe le parti sono state però capaci di non perdere la lucidità: il mister ha proseguito con convinzione e una buona dose di praticità nel suo lavoro, Artico e la proprietà hanno saputo notarlo e temporeggiare.

Spesso nel calcio la pazienza premia, ma ciò accade solo quando essa è convinta. Il mister era consapevole del suo percorso, il Cesena ha voluto aspettarlo. Non c’è ricetta migliore per uscire dai momenti complicati di questa, ma resta un’eccezione in un panorama fatto di esoneri, ribaltoni e obiettivi poi sistematicamente falliti.

View publisher imprint