Milannews24
·8 September 2025
Gattuso alla RAI: «Stasera c’era da morire. Di buono solo la vittoria e la mentalità, siamo dei pazzi. Ecco cosa dobbiamo correggere col mio staff»

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·8 September 2025
Dopo una partita al cardiopalma vinta per 5-4 contro Israele, il commissario tecnico dell’Italia, Gennaro Gattuso, si è presentato ai microfoni della Rai con un mix di sollievo per il risultato e una lucida preoccupazione per la prestazione della sua squadra. Nonostante i tre punti pesantissimi in chiave qualificazione mondiale, il CT non ha usato mezzi termini nell’analizzare le difficoltà di una serata che ha definito “pazza”, sottolineando le evidenti lacune difensive e prendendosi la piena responsabilità dei problemi emersi.
L’analisi di Gattuso è partita dagli aspetti tattici e fisici di una gara più complicata del previsto. «C’era da morire. I nostri avversari ci hanno sorpreso un po’, venivano sui riferimenti uomo su uomo. Oggi la gamba non è stata brillantissima, ma ci sta: alla seconda partita è sempre così, però c’è da migliorare. Siamo dei pazzi, abbiamo preso dei gol assurdi ma ci teniamo la vittoria». L’ex tecnico del Milan, che recentemente ha visto il suo club nominare Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo e affidare la panchina a Massimiliano Allegri, sa bene quanto sia cruciale la solidità difensiva per una squadra che ambisce a grandi traguardi.
Il cuore del suo discorso si è concentrato proprio sulla fragilità difensiva mostrata dagli Azzurri, capaci di subire ben quattro gol e di riaprire una partita che sembrava ormai chiusa. Con grande onestà e un profondo senso di responsabilità, Gattuso, ex Milan, ha voluto proteggere la sua squadra, indirizzando ogni critica verso se stesso e il suo staff. «Siamo troppo fragili, concediamo gol troppo facilmente: i ragazzi lo sanno, ma il problema è mio e non loro. Per giocare di reparto, dobbiamo migliorare in qualcosa. Bisogna dare merito alla squadra perché abbiamo avuto la forza di reagire ad ogni schiaffone che abbiamo preso, ma non si possono concedere gol facili come accaduto oggi. Io e il mio staff dobbiamo migliorare il più presto possibile, non critico i miei giocatori». Una presa di posizione forte che dimostra la sua leadership e il suo impegno nel risolvere le problematiche.
Nonostante la severa auto-critica, il commissario tecnico ha voluto comunque elogiare l’aspetto più positivo della serata: il carattere indomito e la forza di reazione del gruppo, capace di non mollare mai, anche nei momenti di maggiore difficoltà. «Anche non essendo una grandissima giornata, c’è stata voglia di reagire e questa è la cosa più importante. Un po’ di esperienza in più e qualche accorgimento sarebbe servito, ora però godiamoci questo successo perché sono stati otto giorni incredibili. Ringrazierò la squadra negli spogliatoi, ma per fare qualcosa di importante dobbiamo crescere». Un messaggio chiaro: la vittoria è fondamentale e costruisce morale, ma la strada per diventare una squadra solida e in grado di affrontare le sfide del Mondiale è ancora lunga e richiede lavoro e miglioramenti costanti. La sua analisi lucida è un campanello d’allarme e, al tempo stesso, un’ulteriore spinta a fare sempre meglio.