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·19 June 2025

Gattuso: "Quando mi hanno chiamato per la Nazionale non ho esitato un istante"

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Gattuso in conferenza stampa

Grazie per la fiducia, è un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza. Il compito non è facile, ma di facile nella vita non c’è nulla. Sappiamo che c’è tanto da lavorare. C’è poco da dire, c’è da lavorare, da andare in giro e parlare con i giocatori, entrare nella loro testa, trasmettergli cose positive. Sento dire da anni che non c’è talento, non ci sono giocatori, io credo che invece ci sono e bisogna metterli nelle condizioni di farli esprimere al massimo. Non ho altro da dire, speriamo di dimostrare di fare un bel lavoro, l’obiettivo è riportare l’Italia ai Mondiali. Per il nostro calcio e la nostra nazione è fondamentale.

Su cosa ha bisogno la Nazionale

Entusiasmo, voglia, di essere uniti. In questi giorni ho ben chiaro quello che bisogna fare. Bisogna ritrovare l’entusiasmo e non pensare in modo negativo. Chi viene a Coverciano deve venire con entusiasmo, bisogna creare una famiglia che è la cosa più importante. Questa è la priorità, tornare a una mentalità che ci ha sempre contraddistinto in questi anni.

Se è convinto o spera di tornare ai Mondiali

La convinzione, abbiamo giocatori importanti. Abbiamo giocatori che fanno parte dei primi dieci al mondo nei rispettivi ruoli. Ma ripeto: squadra, non singoli. La squadra ha valori. Quando mi hanno chiamato non ho esitato un istante. C’è da lavorare e la consapevolezza di poter raggiungere l’obiettivo.

Su cosa manca alla mentalità italiana

C’è un dato che deve far riflettere: il 68% di giocatori stranieri nel nostro campionato. A livello di giovanili è stato fatto un grandissimo lavoro, ma dopo l’Under 19 i ragazzi si perdono. A Spalato giocavo con 2005, 2006 e 2007. Il cambiamento più importante è questo. Stare due volte fuori dal Mondiale non è semplice, già è pesante questa maglia. Dobbiamo ritrovare entusiasmo, la parola paura non deve esistere, non andiamo da nessuna parte.

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