Ghiaccio e Samba, la formula di Conte per la Supercoppa: Hojlund e Neres sono i nuovi intoccabili | OneFootball

C’è una chimica particolare, come evidenzia il Corriere dello Sport, che sta maturando ancor di più all’ombra delle dune saudite, una connessione che unisce due mondi calcistici apparentemente opposti. Da una parte la potenza cinetica del Nord Europa, dall’altra l’imprevedibilità tecnica del Sudamerica. Rasmus Hojlund e David Neres: Antonio Conte ha trovato la chiave di volta della stagione unendo questi due elementi in una miscela esplosiva.

Napoli, il destino passa per la “Hoj-Ne”: i numeri della coppia che ha firmato il 60% dei gol recenti

Le statistiche non mentono e raccontano di una dipendenza virtuosa. Nelle ultime otto uscite tra campionato e coppe, il Napoli ha gonfiato la rete 11 volte: bene, 7 di questi gol portano la firma o l’assistenza diretta della ditta Hojlund-Neres. Se allarghiamo il raggio all’intera stagione, l’impatto è ancora più evidente: 9 partecipazioni al gol per l’ex United (7 centri e 2 passaggi vincenti), 8 per l’ex Benfica (divise equamente tra gol e assist). Sono loro il motore immobile dell’attacco di Conte. La semifinale vinta contro i rossoneri è stata il manifesto di questa supremazia. Il primo gol è nato da una “sgasata” di Hojlund rifinita da Neres, con la complicità di Maignan, il secondo è stato un assolo di potenza pura del centravanti. Hanno dominato la scena, dimostrando che anche quando la squadra soffre, loro sanno come accendere la luce.

Lunedì sera, all’Al-Awwal Park, non ci sarà spazio per il turnover. Contro il Bologna, nella gara che vale il primo trofeo stagionale, Conte ripartirà dalle sue certezze. Hanno giocato titolari sette volte nelle ultime otto gare ravvicinate, riposando solo parzialmente col Cagliari, e lo faranno ancora. Inoltre, per entrambi l’aria delle finali è familiare: per Neres sarà la quarta volta in carriera che si gioca un titolo all’ultimo atto dopo le esperienze con l’Ajax, per Hojlund la terza dopo quelle agrodolci vissute a Manchester. Conte si affida alla loro fame per riportare la Supercoppa a Napoli.

Andrea Alati