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·17 June 2025

Inchiesta Ultras Milan, l’avvocato dei rossoneri fa chiarezza! Parole pesanti

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Inchiesta Ultras Milan, dopo la sentenza odierna l’avvocato dei rossoneri ha fatto chiarezza: le sue dichiarazioni complete

Sgomento e fermezza: il Milan ribadisce la sua posizione contro la violenza e l’illegalità nel mondo del tifo organizzato, a seguito della sentenza odierna del GUP presso il Tribunale di Milano. Una sentenza che, come sottolineato dall’avvocato Enrico De Castiglione, difensore legale del club rossonero, ha accertato la sussistenza del reato di associazione per delinquere. Un fatto grave che ha spinto il Milan a costituirsi parte civile nel processo, a dimostrazione della sua tolleranza zero verso tali comportamenti. La notizia, riportata dall’ANSA il 17 giugno, getta nuova luce su un fenomeno complesso e radicato, quello delle curve, che da anni è oggetto di indagini e dibattiti.

Il procedimento, svoltosi con rito abbreviato, ha portato alla condanna di 16 imputati, tra cui spiccano nomi noti del tifo milanese: Andrea Beretta, capo della Nord interista, e Luca Lucci, leader della Sud milanista. Figure di spicco che, secondo le accuse e ora le sentenze, avrebbero fatto parte di un’organizzazione finalizzata a gestire illecitamente alcune dinamiche legate al tifo. Un quadro preoccupante che conferma, secondo il Milan, la necessità di un intervento deciso per bonificare l’ambiente degli stadi.


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Le parole dell’avvocato De Castiglione sono chiare e non lasciano spazio a interpretazioni: “La posizione del Club è netta ed è stata ribadita nel corso dell’intero processo: il tifo rossonero deve essere sano e privo di qualsiasi forma di violenza”. Un principio fondamentale per il Milan, che si impegna a garantire che lo stadio sia un ambiente sicuro e accogliente per tutti, dalle famiglie ai tifosi più appassionati. La violenza, così come qualsiasi altra forma di delinquenza, non deve trovare spazio all’interno di un luogo che dovrebbe essere sinonimo di passione, sport e aggregazione.

Questa sentenza non è un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo per il Milan a proseguire sulla strada della legalità e della trasparenza. Il Club, come ribadito da De Castiglione, intende continuare la sua piena collaborazione con la Procura della Repubblica e con le istituzioni competenti. Un impegno che si traduce in una serie di azioni volte a prevenire e contrastare fenomeni illeciti, garantendo al contempo la sicurezza e il divertimento di tutti coloro che frequentano San Siro. La lotta al bagarinaggio, il controllo degli accessi, la sensibilizzazione contro la violenza e il razzismo sono solo alcuni degli ambiti in cui il Milan è costantemente impegnato.

Il messaggio che emerge dalla posizione del Milan, come riportato dall’ANSA, è forte e inequivocabile: il calcio è un bene comune, e come tale deve essere tutelato da ogni forma di illegalità. La condanna degli imputati, sebbene in rito abbreviato, rappresenta un segnale importante per tutto il mondo del tifo, indicando la fermezza della giustizia nei confronti di chi tenta di strumentalizzare la passione sportiva per fini illeciti. Il Milan, da parte sua, continuerà a essere in prima linea in questa battaglia, a difesa dei valori autentici dello sport e del diritto di ogni tifoso a vivere lo stadio in un clima di festa e serenità.

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