Calcionews24
·27 August 2025
Inter, ansia per l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti: è in terapia intensiva per una polmonite

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·27 August 2025
Il mondo del calcio italiano è in ansia per le condizioni di salute di Massimo Moratti, storico ex presidente dell’Inter e figura centrale nella storia del club nerazzurro. L’imprenditore milanese, 80 anni compiuti lo scorso maggio, è attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Istituto Humanitas di Rozzano a causa di una grave polmonite.
Secondo fonti mediche, Moratti versa in condizioni serie ma non critiche. I sanitari hanno deciso di procedere con l’intubazione, poiché l’ex patron faticava a respirare autonomamente. La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo sportivo, suscitando un’ondata di affetto da parte di tifosi, ex giocatori e personalità legate all’Inter.
Il presidente del Triplete e l’eredità sportiva
Moratti ha guidato l’Inter dal 1995 al 2013, un’epoca d’oro per il club. Sotto la sua presidenza, la squadra ha conquistato 16 trofei, tra cui cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa UEFA e la storica Champions League del 2010. Quest’ultima fu vinta a Madrid contro il Bayern Monaco, allora allenato da Louis van Gaal, grazie alla guida tecnica di José Mourinho, allenatore portoghese noto per la sua strategia vincente e il carisma fuori dal campo.
Il Triplete — campionato, Coppa Italia e Champions League nella stessa stagione — rappresenta un traguardo mai raggiunto da nessun’altra squadra italiana. Oltre ai successi sportivi, Moratti ha incarnato un’idea di calcio passionale e familiare, che lo ha reso amatissimo dai tifosi nerazzurri.
Solidarietà e silenzio ufficiale
La notizia del ricovero ha scosso profondamente l’ambiente interista. Sui social media si moltiplicano i messaggi di vicinanza, con i tifosi che esprimono affetto e speranza per un pronto miglioramento. Il club, al momento, non ha rilasciato comunicazioni ufficiali, ma da fonti ospedaliere trapela un cauto ottimismo: la situazione è monitorata costantemente dallo staff medico