OneFootball
Diego D'Avanzo·16 April 2025
🧨 Inter-Bayern: L'INSEGUIMENTO di Bergomi e la DISFATTA dimenticata 😱

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Diego D'Avanzo·16 April 2025
Il 2-1 dell'Inter sul Bayern è un vantaggio in ottica del ritorno ma i pericoli sono sempre dietro l'angolo, perché esiste un precedente "sfavorevole" e dimenticato. Ovviamente, questa non è una "gufata" ma è puro amore per la storia del calcio
Qualcuno fa risalire l'inizio della leggendaria "Pazza Inter" al 1967, quando i nerazzurri persero Coppa dei Campioni e campionato nel giro di una settimana.
Oppure ancora prima, quando l'Inter rimontò il Liverpool nel 1965 per poi andare a vincere quella Coppa dei Campioni. Ma tra il passato remoto e gli anni 2000, c'è un'altra sfida che incarna appieno questo spirito.
L'Inter nel 1988/89 è la squadra dei record: maggior numero di punti fatti nell'era dei "2 punti a vittoria" e una rosa invidiabile. Zenga, Bergomi, Brehme, Matthäus e Serena sono alcuni dei nomi da ricordare.
La squadra allenata da Trapattoni però è in Coppa Uefa e al terzo turno affronta il Bayern Monaco, orfano proprio di Matthäus e Brehme che sono andati all'Inter qualche mese prima.
L'Inter sembra più forte e l'andata lo conferma: 2-0 secco in cui spicca il gran gol di Nicola Berti, una rete che oggi definiremmo "alla Weah", ma avvenuta 7 anni prima.
Al ritorno sembra tutto in discesa, ma il Bayern nel pre-partita ottiene delle motivazioni extra, spiegate dall'ex giocatore Hans Dorfner:
“Non ci è stato permesso di riscaldarci sul campo. Semplicemente non ci hanno fatto entrare in campo, ma ci hanno portato in una piccola palestra nel cuore di San Siro. Ero molto irritato e lo era anche il resto della squadra".
Nello spogliatoio sono decisivi i discorsi dell'allenatore Jupp Heynckes - "Non sono una squadra così forte" - e del Direttore Uli Hoeness che promette un bonus doppio in caso di vittoria.
E la "Pazza Inter" si manifesta subito a San Siro: basta non perdere con un risultato peggiore di 2-0. Ed è esattamente ciò che succede in 7 minuti: Wohlfarth al 33', il capitano Augenthaler al 37' e Wegmann al 40'. In più, Brehme si fa male nel primo tempo.
Lo stadio inizia già a presagire la disfatta fino a quando Aldo Serena non segna il 3-1 al 46' minuto, da questo momento in poi diventa protagonista Raimond Aumann: portiere dei bavaresi.
Le sue parate le descrive perfettamente Giuseppe Bergomi: "Matthäus lasciò dietro di sé sei o sette giocatori del Bayern, tirò e Aumann fece l'ennesima parata. Non so ancora come abbia fatto a parare quei tiri”.
La difesa regge e il Bayern passa, i nerazzurri non la prendono bene e secondo il capitano del Bayern addirittura: "Bergomi e Walter Zenga mi hanno persino inseguito nello spogliatoio!”.
Lo stesso Walter Zenga ammetterà di aver visto la "Rissa più clamorosa a cui abbia mai partecipato" scaturita da alcune offese dei giocatori bavaresi. Quel Bayern dopo il "Miracolo di Milano" si fermerà in semifinale, battuto dal Napoli di Maradona che vincerà la Coppa UEFA.
Live