Inter-News.it
·27 November 2024
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La partita tra Inter e Red Bull Lipsia ha mostrato una squadra, quella nerazzurra, bellissima da vedere in fase di palleggio e di creazione del gioco. Con tanto di difesa ritrovata. Ma resta ancora da risolvere un problema non da poco
SQUADRA DI VERTICE – Seconda nel campionato di Serie A e momentaneamente in testa alla classifica del girone unico della UEFA Champions League. Nonostante qualche tifoso non sia (incredibilmente) convinto dall’inizio stagionale della squadra, l’Inter sta dimostrando tutto il suo grande valore e la sua crescita, specialmente a livello internazionale. La vittoria contro il Red Bull Lipsia nella quinta giornata della fase campionato della competizione ha mostrato tutta la capacità in palleggio e la bellezza del modo di giocare degli uomini di Simone Inzaghi. Così come una difesa attenta, organizzata e impermeabile: sono cinque su cinque, infatti, le partite di Champions League in cui i campioni d’Italia non hanno concesso gol agli avversari.
POCO CONCRETI – Tutti questi complimenti, però, non devono distrarre sul lavoro che c’è ancora da fare per diventare una macchina perfetta. Se l’Inter gioca bene, sa gestire al meglio le sue partite e concede poco agli avversari, dall’altra parte resta un problema non da poco da risolvere. Ovvero l’incapacità di convertire in gol le tante occasioni create nel corso della partita. Dodici, per esempio, i tiri verso la porta avversaria nella gara di ieri contro il Red Bull Lipsia. Quattro volte nello specchio. Uno solo il gol, nato peraltro da un’occasione sporca e con un autogol rocambolesco di Lukeba. Un problema, questo, già visto anche nelle due gare contro Napoli e Juventus, che hanno portato due partite dominate a finire soltanto in pareggio (rispettivamente 1-1 e 4-4). In questo gioca un grande peso anche un attacco che, particolarmente in Champions League, continua a deludere.