Inter News 24
·24 April 2025
Inter Milan, i rossoneri si vendicano e spengono il sogno Triplete di Inzaghi: «Il 3-0 di ieri ha…»

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·24 April 2025
La Repubblica analizza Inter Milan di ieri sera, parlando di come i rossoneri abbiano spento le speranze Triplete dei nerazzurri.
INTER MILAN – «Un anno dopo aver consegnato la seconda stella ai cugini proprio nel derby, il Milan si è preso una rivincita non platonica: vincendo con un nitido 3-0 il ritorno della semifinale di Coppa Italia, introdotto dal coinvolgente omaggio a papa Francesco, ha tolto all’Inter il sogno del Triplete, ne ha smascherato la preoccupazione per il duello di Champions tra sei giorni col Barcellona e soprattutto si è garantito, oltre a un finale di stagione più scintillante della sua mediocre classifica, la speranza di riprendersi il 14 maggio a Roma il trofeo che gli manca da 22 anni e che vale la qualificazione diretta all’Europa League».
NEL SEGNO DI JOVIC – «Tecnicamente i vincitori sono stati Conceiçao, che dopo la Supercoppa nel derby d’Arabia pregusta un secondo titolo prima dell’addio (sempre annunciato?), e il suo pupillo Jovic, autore di una doppietta da rapace. In realtà l’andazzo si era già intuito dalle formazioni, apparentate solo dall’analogo sistema difensivo a tre, al quale si è ormai convertito l’allenatore portoghese.
Il quale, dopo la sibillina chiosa alla sconfitta di Pasqua con l’Atalanta, ha scelto gli stessi undici che avevano cominciato tre giorni prima: nessuna traccia del mercato di gennaio (Walker nemmeno in panchina, malgrado il provino a Milanello) e Jovic di nuovo centravanti titolare, quasi a dichiarare l’intenzione di salire sul potenziale patibolo con le proprie idee e non con quelle della contestata dirigenza milanista. L’attaccante serbo, sottratto all’oblio, ha ripagato il mentore, sacrificandosi in un gioco di faticosi ripiegamenti e sponde e segnando dopo 35’, di testa su cross dell’altro gregario Jimenez, il gol che ha inguaiato l’Inter, bissato a inizio ripresa in mischia, sul corner tagliente di Hernandez. L’arrotondamento in diagonale di Reijnders, imbeccato da Leao, è parso ineccepibile».
LE ROTAZIONI DI INZAGHI – «Invece Simone Inzaghi, preso atto con la beffa di Bologna della flessione atletica dei titolari spossati dal calendario e dallo stakanovismo figlio degli infortuni diffusi, ha pensato al dosaggio delle energie in vista di campionato e Champions: ha risparmiato Acerbi, Çalhanoglu, Pavard e Sommer, con Arnautovic in panchina per il mal di schiena. Il trasformismo non ha funzionato: Taremi, vinto il ballottaggio con Correa per fare la controfigura dell’assente Thuram, non ha sfruttato l’occasione, come del resto Asllani, regista col compasso arrugginito. «La stanchezza non può diventare un alibi, anche se abbiamo avuto un calendario più fitto di altre squadre», dirà il tecnico nerazzurro.»
NERAZZURRI SENZA VITTORIE NEI DERBY – «La prevalenza interista nel primo tempo si è rivelata virtuale. Qualche buco del Milan in copertura è stato perdonato dai due tiratori più rinomati: Dimarco ha scaricato il sinistro sulla traversa e Lautaro l’ha fatta sorvolare al pallone con una zampata distratta, su sponda di Taremi. Ben più concreto, Jovic ha incarnato con l’1-0 nell’unico tiro in porta della sua squadra lo spirito umile di un gruppo votato alla concentrazione e non ai ricami.
La ripresa si è aperta con la disattenzione che ha permesso a Jovic il 2-0 nell’area piccola e che ha indotto Inzaghi al vano rimescolamento, con Çalhanoglu, Frattesi, Arnautovic e Zalewski in campo. Maignan ha dovuto sfoggiare un solo balzo, su colpo di testa di De Vrij, e Reijnders ha infilzato Martinez. Così l’Inter, delle 5 inflazionate sfide col Milan in quest’annata, ne ha perse 3 e nessuna l’ha vinta. Il Barça di Yamal ha osservato con attenzione».