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·22 June 2025

Inter-Urawa IN tre punti: Chivu ribalta idee, formazione e partita

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Inter-Urawa Red Diamonds permette di titolare “buona la prima” per Chivu, che ottiene una vittoria più importante del previsto. E non c’entra solo la partita in sé, bensì la preziosa carica psicologica per la rimonta cercata e ottenuta. Di seguito l’episodio dopo la 2ª giornata del Gruppo E del Mondiale per Club

SEATTLE – Prima gioia per Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter, che in pieno recupero batte i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, allenati dal polacco Maciej Skorza, dopo lo svantaggio iniziale. Una vittoria che vale il primo posto nel Gruppo E a quota 4 punti insieme agli argentini del River Plate che, però, godono di una migliore differenza reti. Più giusto parlare di secondo posto al momento ma lo scontro diretto definirà la classifica. Ottavi di Finale ancora in bilico. Analizziamo Inter-Urawa (2-1) del Mondiale per Club in tre punti.


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Inter versione 2.0: in attesa della qualità, la quantità abbonda

1. POSSESSO PALLA – Chivu continua a sperimentare, utilizzando più calciatori attualmente disponibili. Contro l’Urawa Red Diamonds l’avvio prevede un 3-4-2-1 piuttosto offensivo. Ed escludendo la solita dormita difensiva, che vale lo svantaggio alla prima e unica occasione utile, l’Inter domina il gioco facendo possesso palla nella metà campo avversaria come mai negli ultimi anni. Proprio a livello di quantità, perché l’Urawa pensa solo a difendersi una volta passato in vantaggio. Un dominio relativamente sterile a causa della scarsa incisività negli ultimi sedici metri. La situazione non è tanto diversa da quella ormai nota. L’Inter crea tanto ma finalizza poco. Anzi, nemmeno arriva così tanto al tiro pur avendo costantemente il pallone tra i piedi. Una nuova vecchia Inter: più aggressiva e offensiva ma ancora imprecisa e sprecona. Si può solo migliorare.

Inter-Urawa da 0-1 a 2-1: Chivu ricorda come si ribaltono le partite

2. RIBALTONE FINALE – Al di là del risultato, la prima buona notizia per l’Inter è l’approccio di Chivu alla lettura della partita. Non aspetta che siano gli altri a modificare, è il primo a mettere mano alla sua squadra. Senza perdere tempo. E senza avere cambi pre-impostati. La partita richiede più tecnica in mezzo al campo e più fisico in area? Subito in campo i calciatori più idonei, ritoccando il sistema di gioco. Già nell’intervallo. A inizio ripresa si torna al 3-5-2, poi si cambia in 3-4-1-2 e, infine, si chiude con un assetto talmente offensivo da non poterlo nemmeno mettere in uno schema ben preciso. Forse è un 3-2-3-2, forse un 3-1-4-2, probabilmente è un 4-2-3-1 così sbilanciato da avere i terzini nelle posizioni delle ali e le ali in area di rigore a mo’ di punte extra. Insomma, il 2-1 in pieno recupero arriva eh. L’Inter torna a ribaltare una partita dallo svantaggio iniziale: è solo la seconda volta che avviene in stagione. La prima in Inter-Monza da 0-2 a 3-2.

Mondiale per Club complicato: ultimo ostacolo argentino sulla strada

3. OBIETTIVO VICINO – La prima vittoria di Chivu sulla panchina dell’Inter fa respirare tutto l’ambiente. Il dramma sportivo che si sarebbe consumato con una sconfitta, ma anche con il secondo pareggio consecutivo, è stato evitato. Non solo, la vittoria proietta l’Inter con due risultati utili su tre nello scontro diretto contro il River Plate, che mette in palio il primo posto nel Gruppo E. Una partita che nasconde diverse insidie, anche più di Inter-Urawa. Giocare per non perdere è da escludere ma sarebbe un gran passo in avanti evitare di regalare altre reti. Insomma, se l’Inter riuscisse a mantenere per la porta inviolata, gli Ottavi di Finale sarebbero una certezza. Nel frattempo, è bene ripartire dalla linea verde. Il gol di Valentin Carboni, l’assist (o quasi) di Pio Esposito e la freschezza dei nuovi fanno ben sperare. Non si tratta di un caso: l’Inter ha assoluto bisogno di rinnovarsi. E Chivu sa di poter essere l’emblema di questo rinnovamento nerazzurro.

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