Italia Estonia, Sacchi su Gattuso: «Sarò il suo primo tifoso. Mi auguro che accada questa cosa» | OneFootball

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·5 September 2025

Italia Estonia, Sacchi su Gattuso: «Sarò il suo primo tifoso. Mi auguro che accada questa cosa»

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Italia Estonia: l’esordio di Gattuso e l’appello di Sacchi alla Nazionale

Cresce l’attesa per Italia Estonia, la sfida in programma questa sera che segna un momento cruciale per la Nazionale azzurra: sarà infatti la prima partita con Gennaro Gattuso sulla panchina dell’Italia. Un debutto che non passa inosservato, e che ha ispirato le riflessioni di Arrigo Sacchi, ex commissario tecnico e oggi editorialista de La Gazzetta dello Sport.

Nel suo intervento, Sacchi ha voluto esprimere pieno sostegno al nuovo CT: «Sarò il primo tifoso di Gattuso – scrive – per una questione umana e per il modo in cui ha sempre lavorato. In carriera ha sempre dato il 100%, anzi spesso anche di più. È un uomo che conosce il valore del sacrificio, che correva sempre una volta in più, che aiutava i compagni e che si metteva completamente a disposizione del gruppo.»


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L’ex allenatore prosegue concentrandosi sull’importanza della partita Italia Estonia in ottica qualificazione: «È fondamentale vincere per continuare a sperare nel Mondiale. Dopo due mancate qualificazioni, sarebbe un disastro non esserci di nuovo. Ma per riuscirci, la squadra deve ragionare come Gattuso: con spirito di squadra, dedizione e senza paura di sbagliare. I giocatori devono potersi esprimere liberamente, anche commettendo errori, senza il timore di perdere il posto alla prima difficoltà.»

Sacchi, nel suo editoriale, lancia un chiaro messaggio: «L’Italia ha bisogno di undici Gattuso in campo. Se ogni giocatore darà tutto come faceva il nostro nuovo CT, allora possiamo davvero credere nella qualificazione. E finalmente, gli italiani potranno tornare a essere fieri della maglia azzurra.»

Parlando del futuro, Sacchi sottolinea come il successo non debba dipendere dai singoli: «Non deve essere l’Italia di Kean o di Barella, di Tonali o Bastoni. Dev’essere l’Italia di Gattuso: un collettivo unito, senza primedonne, dove ogni giocatore lavora per l’altro.»

Concludendo, l’ex CT rivolge un pensiero affettuoso al suo successore: «In bocca al lupo, Rino. Porta la tua passione, il tuo coraggio e la tua fame anche in panchina. Italia Estonia può essere solo l’inizio.»

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