Italiano: “Cagliari campo ostico ma va invertito il trend in trasferta e quello dopo le soste. Ravaglia in porta, chi è rimasto qui ha un vantaggio” | OneFootball

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·18 October 2025

Italiano: “Cagliari campo ostico ma va invertito il trend in trasferta e quello dopo le soste. Ravaglia in porta, chi è rimasto qui ha un vantaggio”

Article image:Italiano: “Cagliari campo ostico ma va invertito il trend in trasferta e quello dopo le soste. Ravaglia in porta, chi è rimasto qui ha un vantaggio”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Cagliari-Bologna, gara valida per la 7^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 15.


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Cambio di passo in trasferta – «Sono chiaramente situazioni viste e riviste: parlando di quello che deve cambiare in una squadra che fuori casa non si esprime come in casa, bisogna alzare il livello in termini di carattere, personalità, gestione dei momenti, malizia e furbizia, lavorando con qualità sia nella nostra area che in quella avversaria».

Precedente confortante – «L’anno scorso arrivammo a Cagliari in un momento nel quale dovevamo fare qualcosa in più sul piano della prestazione, rendendo completa la gara sotto tutti i punti di vista: reagimmo bene, disputando una grande partita. Ora penso che la  nostra scalata rispetto a quella che è stata un’annata straordinaria debba ripartire proprio guardando a quello che venne fatto allora».

Quale Cagliari aspettarsi – «Quella di Pisacane è una squadra duttile, capace di cambiare volto e che in casa riesce a sfruttare la spinta dei propri tifosi. L’Unipol Domus è un campo pericoloso e difficile in cui si fa fatica ad ottenere punti e a giocare come si vuole, perché il Cagliari sa trasformarsi sotto il profilo del ritmo e dell’intensità».

Ravaglia tra i pali – «Domani giocherà titolare Ravaglia, che ha lavorato molto bene in queste due settimane: è un ragazzo che merita, affidabilissimo e che sa aspettare il suo momento. Dato che Skorupski è rientrato solo negli ultimi giorni, è giusto dare una possibilità a Federico. Ma sono sereno perché, lo ripeto, è un portiere affidabilissimo».

Chance per chi è rimasto – «Su alcuni reparti e interpreti l’aver lavorato qui a Casteldebole per quindici giorni, preparando nei minimi particolari questa partita, sicuramente conterà, perché può rappresentare un vantaggio. C’è un dato che non mi fa impazzire: tutte le volte che ricominciamo dopo la pausa per le Nazionali balbettiamo e fatichiamo, è un trend che vogliamo invertire».

Ecco Sulemana – «L’ho trovato bene, arrivava da un problemino importante e non facile da smaltire al collaterale, ma l’ha superato. Ho parlato ieri col ragazzo, è sempre sorridente e mi piace come approccia gli allenamenti, ha una cultura del lavoro elevatissima: anche lui è uno di quei giocatori che saprà ritagliarsi il suo spazio nelle sette gare impegnative che ci attendono prima della nuova sosta».

Immobile, non si rischia – «Il suo problema muscolare, come sapete, è stato serio: ora sta iniziando a spingere e la prossima settimana vedremo se inizierà ad avvicinarsi al gruppo, ma di questo non posso esserne certo. Lo aspettiamo, deve recuperare al 100% perché non si può trascinare il problema, tornerà a completa disposizione solo nel momento in cui sarà al top».

Cambiaghi, esordio azzurro – «L’anno scorso mi è dispiaciuto perderlo subito: per come interpretiamo e adottiamo un certo tipo di calcio, in quella zona di campo le sue caratteristiche sono importanti, sono convinto che se dovesse iniziare ad aggiungere gol e assist diventerebbe un top. La sua convocazione e il suo esordio in Nazionale mi hanno reso felice: ha giocato tre minuti, io avrei pagato anche per fare solo un secondo (ride, ndr). Nicolò è un ragazzo d’oro, fantastico e disponibilissimo, mi auguro di poterlo vedere crescere ancora in maniera esponenziale».

Dualismo Castro-Dallinga – «Mi stanno piacendo entrambi, stanno lavorando molto bene. Thijs poteva già avere qualche gol all’attivo tra Lecce, Pisa e alcuni spezzoni precedenti. ‘Santi’ è tornato al 100%, non ha più quel dolore che per mesi l’ha limitato in maniera esagerata, è il solito guerriero che dà l’anima in entrambe le fasi. Devono lavorare per la squadra: forse a fine stagione non li troveremo con numeri esagerati perché si divideranno le gare, ma il loro primo obiettivo dev’essere quello di vedere il Bologna arrivare a qualsiasi risultato».

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