Juric all’Atalanta per riscattarsi, la società tra responsabilità e un grande dovere: costruire in estate una Dea competitiva | OneFootball

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Calcionews24

·7 June 2025

Juric all’Atalanta per riscattarsi, la società tra responsabilità e un grande dovere: costruire in estate una Dea competitiva

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Juric all’Atalanta per riscattarsi, ma tutto passa dal mercato: per rimanere in alto servono garanzie estive per potenziare ulteriormente l’attacco

L’inizio di un nuovo ciclo è sempre particolare, soprattutto quando si fanno scelte tanto curiose quanto delicate: si tratta pur sempre di un’Atalanta terza della classe, in Champions League e una panchina che scotta come il sole.

La scelta di prendere Ivan Juric è stata sorprendente tra i candidati osservati (dove spiccavano certi nomi), le aspettative e ovviamente l’ultimo trascorso di un tecnico che ha accettato una sfida molto difficile seppur a Bergamo si lavora con più tranquillità. Gli elementi in comune con Gasperini non mancano essendo di natura uno dei suoi cosiddetti “discepoli”: solito modulo (3-4-1-2), stessa aggressività e anche un carattere fumantino che lo spinge a cercare sempre qualcosa in più (al Torino famosa fu la conferenza stampa con la frase “Io voglio l’Europa se no cosa sto a fare qua“).


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Tuttavia la poca esperienza europea, l’annata disastrosa tra Roma e Premier League seppur arrivato a stagione in corso, non nascondono molti dubbi che solo il tecnico avrà modo di scacciare via. Gli errori ci saranno, così come la fame di risollevare la sua carriera.

La sliding doors però sta tutta nella società e nel calciomercato che farà. Già, perché seppur fare qualche errore sia un diritto (a patto di risollevarsi), dall’altra la proprietà ha il dovere di mantenere lo stesso programma: grandi e precise garanzie sul mercato per costruire un’Atalanta più competitiva e forte.

Percassi, Pagliuca fino a Tony D’Amico (fondamentale la sua intesa con Juric) hanno preso le loro responsabilità (come hanno sempre fatto) nella scelta del mister, ora però serve lo step più importante: portare elementi tecnici per far si che l’Atalanta, proprio come doveva essere per Gasp prima dell’addio, giochi per tutto.

Andrà bene la stagione? Lo si scoprirà solo vivendo, ma come direbbe un certo Homer Simpson: l’Atalanta (società, mister, giocatori) è sempre la causa e la soluzione a tutti i suoi problemi. Questione di mentalità vincente.

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