Juventusnews24
·16 September 2025
Juve Inter, tutti i retroscena del derby d’Italia: da Comolli al duello tra i Thuram e il consiglio di Perin ad Adzic. Ecco cosa non si è visto in campo

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È stata una partita che ha trascritto la storia di una rivalità eterna in una sola, folle, serata. Il 4-3 finale tra Juventus e Inter non è stato solo un risultato calcistico, ma un concentrato di emozioni, drammi e colpi di scena. E, grazie alla telecamera speciale “Bordocam” di DAZN, abbiamo potuto sbirciare dietro le quinte, scoprendo una serie di retroscena che rendono la partita ancora più leggendaria.
L’analisi non si è fermata al campo, ma ha ripreso anche il direttore generale Damien Comolli, che, in un gesto di dedizione quasi maniacale, ha ispezionato e ripulito il terreno di gioco due ore prima del fischio d’inizio.
Una volta in campo, le richieste di Igor Tudor hanno fatto da colonna sonora al match. Il tecnico croato ha dimostrato una frustrazione crescente per il gioco troppo timido della sua squadra. Si è sbracciato, ha urlato e ha cercato di spronare i suoi a salire, chiedendo a giocatori come Di Gregorio, Thuram e McKennie di “giocare”.
La sua leadership non si è limitata ai rimproveri, ma è stata anche chirurgica: ha spostato Yildiz in marcatura su Calhanoglu, una mossa che ha portato all’angolo decisivo. La sua tensione era tale da scatenare un botta e risposta con l’arbitro Colombo e anche la beffa di Bastoni.
L’obiettivo di DAZN ha immortalato anche la fratellanza dei Thuram, una sfida nella sfida che ha trasformato il campo in un giardino di casa. Dalle spinte innocue prima di un corner al buffetto affettuoso di Marcus a Khephren, il loro duello è stato un misto di rivalità e affetto. Un momento particolarmente toccante è stato quando Marcus ha indicato il padre Lilian in tribuna, quasi a voler dimostrare che la loro capacità di segnare di testa, spesso messa in discussione, era finalmente emersa.
Anche sul fronte bianconero ci sono stati momenti di saggezza: prima dell’ingresso in campo di Adzic, un veterano come Mattia Perin gli ha dato un consiglio prezioso e quasi profetico: “Gioca semplice e forte, loro saranno forti. Devi sapere se sei pronto”. Quelle parole, unite alla determinazione del giovane, hanno poi portato a un gol che ha riaperto la partita, dimostrando che dietro i risultati si nascondono sempre storie di amicizia, disciplina e leadership silenziosa.