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·29 October 2025
Juve Udinese, Marco Baridon a caldissimo: «Juventus non perfetta ma che reazione e che carattere! Si è percepita questa atmosfera». E quelle parole su Yildiz… – VIDEO

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Una vittoria per scacciare la crisi, una boccata d’ossigeno per ripartire. La Juventus interrompe la striscia nera di otto partite consecutive senza vittorie (che durava dal 13 settembre) e, nel momento più difficile, ritrova i tre punti. Nell’attesa dell’arrivo di Luciano Spalletti, la cura-lampo del traghettatore Massimo Brambilla ha funzionato: all’Allianz Stadium, l’Udinese è battuta 3-1. L’esonero di Igor Tudor ha dato la scossa sperata a un ambiente depresso.
Come analizzato da Marco Baridon nel suo consueto approfondimento su Juventusnews24, la prestazione non è stata perfetta, ma ha mostrato segnali che mancavano da tempo: “Juventus non perfetta ma che reazione e che carattere! Si è percepita questa atmosfera”. Una squadra che, dopo settimane di “confusione totale”, ha ritrovato la voglia di lottare.
Il tecnico della Next Gen, chiamato a guidare la squadra in 48 ore, non ha avuto paura di cambiare. Brambilla ha sorpreso tutti, lanciando dal primo minuto Kostic e Openda, spostando Cambiaso a destra e lasciando in panchina Koopmeiners (nonostante il forfait di Thuram). La mossa ha pagato subito: dopo 5 minuti, Dusan Vlahovic si è procurato (trattenuta di Goglichidze) e ha trasformato il calcio di rigore dell’1-0. Un gol pesantissimo, che ha rotto un digiuno offensivo che durava da 497 minuti (l’ultimo gol su azione era stato di Conceicao il 1° ottobre a Villarreal).
La Juve ha continuato a spingere, ma Okoye è stato bravo su Openda e Kostic. Quando la partita sembrava in controllo, però, è arrivato il pareggio dell’Udinese: nel recupero del primo tempo, Nicolò Zaniolo ha trovato la zampata dell’1-1 dopo una palla persa sulla trequarti. Un colpo che, nelle scorse settimane, avrebbe spezzato le gambe ai bianconeri.
È qui che si è vista la “reazione” e il “carattere” invocati da Baridon. La Juve è rientrata in campo nel secondo tempo con un altro piglio. La ripresa è stata “a senso unico”: l’Udinese si è aggrappata alle parate del suo portiere Okoye, vero protagonista del match di Serie A. Ma il portiere friulano ha dovuto arrendersi al 67′, quando Federico Gatti – ancora una volta l’uomo della provvidenza – ha svettato di testa su un traversone di Cambiaso, siglando il 2-1.
Nel finale, dopo un brivido per un’occasione mancata da Bayo (e dopo che l’Udinese aveva perso per infortunio sia Davis che Ehizibue), la Juve ha chiuso i conti. È stato Kenan Yildiz a procurarsi e a trasformare il secondo rigore di giornata (fallo ancora di Goglichidze).
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