Juventus Inter, rebus centrocampo: Chivu alla ricerca del trio ideale. La possibile soluzione | OneFootball

Juventus Inter, tra Calhanoglu e Sucic il centrocampo non convince: per Chivu la miscela più funzionale potrebbe essere con Barella e Diouf

L’avvio di campionato dell’Inter ha messo subito in evidenza un tema centrale: la costruzione del centrocampo ideale per il nuovo tecnico Cristian Chivu, subentrato a Simone Inzaghi dopo quattro stagioni di continuità tattica. Le prime due giornate hanno visto in campo due terzetti diversi, segno di una ricerca ancora aperta da parte dell’allenatore rumeno.

Alla prima, lo sfavillante 5-0 contro il Torino, l’assenza di Hakan Calhanoglu (squalificato) ha spinto Chivu a puntare su Petar Sucic, Nicolò Barella ed Henrikh Mkhitaryan. Un trio che ha dato dinamismo e verticalità, perfettamente in linea con l’idea di un calcio più aggressivo e meno legato al palleggio.

La settimana successiva, però, nella sconfitta contro l’Udinese, il centrocampo ha cambiato volto: dentro Calhanoglu e conferma per Barella e Sucic. Qui il turco, impiegato da mezzala sinistra, è apparso in difficoltà. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha toccato appena 39 palloni e ha dato la sensazione di essere «un regista senza regia».

La soluzione della Gazzetta: Sucic-Barella-Diouf

Secondo il quotidiano, se Chivu decidesse di sfoltire gli schemi e privilegiare immediatezza e forza, il centrocampo più funzionale potrebbe essere formato da Sucic, Barella e Andy Diouf, centrocampista francese classe 2003 arrivato quest’estate. Una miscela che garantirebbe tecnica, intensità e muscoli, tre qualità fondamentali per interpretare la nuova filosofia del tecnico.

Il derby d’Italia di sabato contro la Juventus rappresenterà il collaudo più probante. L’Inter è già a tre punti di distanza da bianconeri e Napoli, e un ulteriore passo falso significherebbe scivolare a -6, con il rischio concreto di un ridimensionamento in classifica e nelle ambizioni.

Per Chivu, la scelta della mediana titolare non è più rinviabile: dal rendimento del centrocampo passerà gran parte della capacità dell’Inter di rimanere competitiva in questa stagione di transizione.