Juventusnews24
·10 November 2025
Juventus, la mano di Spalletti: quattro sistemi in 90′ e movimenti continui. Lente puntata sui primi esperimenti del neo-tecnico, qual è stata la grande novità tattica

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Una squadra, quattro moduli. L’era di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus è iniziata da pochi giorni, ma l’impronta del tecnico è già visibile. Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, al di là dei risultati, l’aspetto più intrigante è il movimentismo tattico. Il tecnico di Certaldo non è un “aggiustatore”, ma un “normalizzatore” che sta già plasmando una squadra fluida e disciplinata.
Sebbene i tabellini ufficiali, come quelli delle gare contro Cremonese, Sporting Lisbona e Torino, indichino come modulo di partenza il 3-4-2-1 (lo stesso del predecessore Igor Tudor), la realtà in campo è molto diversa. Secondo la “Rosea”, Luciano Spalletti sta già facendo eseguire alla squadra quattro schemi diversi a seconda delle fasi di gioco.
Si parte con tre difensori, due mediani in linea, due esterni, due trequartisti e un centravanti. Ma questa è solo l’impalcatura.
La vera novità si vede in fase di possesso palla. Quando la Signora attacca, il modulo si trasforma in un inedito 3-2-2-3. Il movimento chiave, spiega la Gazzetta, lo fanno i due esterni di centrocampo: entrano in campo piazzandosi davanti a Locatelli e Thuram e disegnando un quadrilatero in mediana. Questo “box midfield” serve a creare superiorità numerica in zona centrale, liberare le corsie e favorire l’impostazione.
Quando la palla ce l’hanno gli avversari, la squadra cambia ancora pelle, ricompattandosi in un tradizionale e solido 4-4-2. Uno degli esterni scala sulla linea dei difensori, mentre l’altro arretra a centrocampo, garantendo copertura e raddoppi.
La Vecchia Signora sta cambiando pelle. In attesa di recuperare i tanti infortunati, Spalletti ha iniziato a lavorare sulla filosofia e sulla tattica. La Juve ha ritrovato un’organizzazione chiara e una disciplina che erano mancate nella crisi di otto partite senza vittorie. La “cura Spalletti” è iniziata, e parte dalla fluidità tattica.









































