Juventusnews24
·13 July 2025
Kolo Muani Juve: la permanenza del francese a Torino dipende da…Vlahovic! Modesto e Comolli devono trovare questo incastro nelle prossime ore, altrimenti… Scenario stravolto

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·13 July 2025
Come scrive Tuttosport, “Kolo o non Kolo?”. È questo il dilemma che il nuovo Direttore Tecnico della Juventus, François Modesto, si trova ad affrontare come primo, spinoso dossier sulla sua scrivania. Insieme al Direttore Generale Damien Comolli, dovrà sciogliere il nodo legato al futuro dell’attacco bianconero, in una trattativa infinita con il Paris Saint-Germain che si intreccia inevitabilmente con il destino di Dusan Vlahovic.
La Juventus vuole trattenere a tutti i costi Randal Kolo Muani. L’attaccante francese ha convinto pienamente il tecnico Igor Tudor e la dirigenza ha avviato da tempo i contatti con il PSG per prolungare la sua avventura a Torino. Tuttavia, il club parigino, fresco del suo primo trionfo in Champions League, ha alzato il muro. Non è più disposto ad accettare un prestito semplice e spinge per una cessione definitiva o, quantomeno, per un obbligo di riscatto garantito, con una valutazione che si aggira sui 50 milioni di euro.
La contromossa della Signora è quella di proporre un prestito oneroso (da 10 milioni) con un obbligo di riscatto condizionato alla qualificazione alla prossima Champions League. Una soluzione, questa, che al momento non scalda i parigini. La prossima settimana, al rientro del PSG dal Mondiale, è in programma un incontro che potrebbe essere decisivo.
L’intera operazione, però, è vincolata alla cessione di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo ha un impatto enorme sul bilancio della Vecchia Signora (circa 43 milioni lordi annui tra stipendio e ammortamento) e la sua permanenza esclude categoricamente un investimento così oneroso per Kolo Muani, specialmente dopo l’arrivo di Jonathan David.
La strada è una sola: “o Kolo o Dusan”. Per trattenere il francese, considerato più funzionale al gioco di Tudor, la Juve deve prima trovare una sistemazione al serbo. La gestione di questo complesso incastro sarà il primo, vero banco di prova per la nuova dirigenza bianconera.