Lautaro-Calhanoglu, contatto diretto al telefono dopo lo scontro: cosa si sono detti | OneFootball

Lautaro Calhanoglu, contatto diretto al telefono dopo lo scontro: cosa si sono detti il capitano nerazzurro e il centrocampista turco

La tensione in casa Inter tra il capitano Lautaro Martínez e il centrocampista Hakan Calhanoglu ha raggiunto un punto di svolta, passando dai messaggi pubblici a un confronto privato. Dopo un’aspra polemica a distanza, combattuta tramite social network e microfoni, i due protagonisti hanno finalmente deciso di stabilire un contatto telefonico diretto per affrontare la questione lontano dagli occhi del pubblico.

Il confronto telefonico tra Lautaro e Calhanoglu

Più che un chiarimento definitivo, la telefonata è servita a entrambe le parti per spiegare le proprie ragioni. Non è semplice ricomporre una frattura così profonda con una sola chiamata, ma il dialogo ha permesso a Lautaro di illustrare l’origine delle sue dichiarazioni e a Calhanoglu di motivare la sua veemente reazione. Un primo passo per tentare di ridurre l’imbarazzo generato da una vicenda gestita in modo errato fin dall’inizio, sia nelle modalità scelte dal capitano nerazzurro che nella replica del giocatore turco. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

La linea del club: Chivu e la dirigenza

In mezzo a questa complessa situazione si trovano il tecnico, Cristian Chivu, e la dirigenza dell’Inter. Entrambe le componenti che guidano il club sono perfettamente allineate su un punto fondamentale: una crisi del genere andava gestita all’interno dello spogliatoio. La società è convinta che sarebbe stato preferibile un confronto interno, magari anche più ruvido e diretto, piuttosto che esporre l’intero ambiente nerazzurro a una tensione mediatica che rischia di destabilizzare il gruppo e la sua serenità.

Il dettaglio social che pesa: il like di Thuram

A testimoniare quanto la vicenda sia ancora sentita e abbia lasciato strascichi, resta il “like” di Marcus Thuram a uno dei post della polemica, un dettaglio social che non è mai stato rimosso. Questo piccolo ma significativo gesto continua a pesare, simbolo di una ferita non ancora del tutto rimarginata all’interno della squadra e di una crisi che ha superato i confini del campo di allenamento.