Lazio Atalanta, Polverosi: «Bella partita, la differenza tra la squadra di Gasperini e Baroni sta tutta in questo…» | OneFootball

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·29 December 2024

Lazio Atalanta, Polverosi: «Bella partita, la differenza tra la squadra di Gasperini e Baroni sta tutta in questo…»

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Le parole di Alberto Polverosi sul pareggio di Lazio Atalanta: «Tra le due squadre c’è una differenza, ecco quale è»

Alberto Polverosi, sulle colonne del Corriere dello Sport, ha commentato il pareggio di Lazio Atalanta di ieri sera all’Olimpico.

«Si sono divise la partita e il risultato, primo tempo della Lazio finito sull’1-0, secondo dell’Atalanta finito sull’1-1. La partita è stata davvero bella, equilibrata nel suo squilibrio, perché 45′ tutti di un colore e altri 45′ tutti di un altro colore danno l’idea di qualcosa di straordinario. Questa partita l’hanno giocata due squadre vere, convinte dei propri mezzi, due squadre fortemente orientate verso la parte più alta della classifica. La differenza è che oggi l’Atalanta è un prodotto finito, quello della Lazio è appena iniziato, la squadra di Gasperini ha la certezza della propria dimensione, quella di Baroni la sta per trovare. Non era semplice tornare sul campo dove la volta precedente ne aveva presi sei, la Lazio dentro ha una bella forza e ieri ha cancellato il trauma del 6-0 interista.


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Pur interrompendo la striscia di undici vittorie di fila, la Dea da ieri è di nuovo in testa al campionato, ma i laziali sono ben dentro la lotta, hanno i mezzi per mantenere questo ritmo. Del resto sorprendere l’Atalanta di questo periodo non è facile, ma sorprenderla sul suo terreno, su quello che sa fare meglio e che l’ha contraddistinta in questi anni, ovvero l’aggressività, è una vera impresa. La Lazio c’è riuscita per tutto il primo tempo, mandando fuori partita la squadra più in forma della Serie A. Pressione alta, come il ritmo, come la velocità di manovra, come i raddoppi, come il recupero palla, l’Atalanta è rimasta stordita e ha avuto fortuna ad arrivare all’intervallo con un solo gol da recuperare. All’Olimpico si è visto qualcosa di insolito per la Dea, per esempio Lookman che rincorreva Gila, scappato via dalla linea difensiva con la palla incollata al piede, senza acchiapparlo, e non una sola volta. Si è visto De Roon “bevuto” da Dele-Bashiru in occasione del gol e soprattutto non si è visto De Ketelaere, mai entrato sulla scena. L’unico talento mostrato dall’Atalanta è stato quello di Carnesecchi.

Tutto questo è accaduto per un paio di ragioni. La prima riguarda l’assetto pensato da Baroni in piena emergenza. Gli mancavano Vecino, Lazzari, Pedro e Noslin, così ha messo dentro un centrocampista in più (Dele-Bashiru, proprio lui…) per rompere la prima linea di costruzione dei bergamaschi e, a sua volta, irrompere oltre quella linea. È stata l’idea-chiave del primo tempo, tanto ché sull’altro fronte Ederson, De Roon e Pasalic sono stati costretti a rallentare l’azione e a guardarsi molto alle spalle, l’esatto contrario di quanto hanno fatto fino a ieri. L’altra ragione sta nella compattezza della Lazio dove reparti e giocatori sembravano legati l’uno all’altro dal fil di ferro. Si muovevano tutti insieme e questo non è successo solo ieri.

Bisognava però farsi una domanda: riuscirà la Lazio a mantenere questo ritmo e questa compattezza anche nel secondo tempo? Già il primo si era chiuso con un’occasione dell’Atalanta, l’unica in quei 45 minuti. E infatti nella ripresa è cambiata la storia. La Lazio ha cominciato ad arretrare e l’Atalanta a spingere. È cresciuto Ederson, è cresciuto soprattutto Bellanova. Sono arrivate le occasioni anche per la Dea che Gasperini ha arricchito di tecnica con Cuadrado, Samardzic, Zaniolo e infine Brescianini, l’uomo dell’uno a uno. La Lazio ha trovato la forza per ripartire anche se solo due volte, il problema è che Dia ha sbagliato prima e dopo il colpo del 2-0. Probabilmente erano finite le energie, o forse sentire la vittoria così vicina l’ha indotta a chiudersi, in ogni caso è stato un errore che la Lazio ha pagato incassando il pareggio.

Stasera la Roma gioca a San Siro contro il Milan la sfida fra le grandi deluse, i laziali la guarderanno in tv. Domenica, nel derby, per sfidarli al livello mostrato nel primo tempo di ieri sera la squadra di Ranieri dovrà superare, e non di poco, se stessa. La speranza per la Roma è che sia vera la Lazio della ripresa».

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