Lazionews24
·29 December 2025
Lazio, l’ex Siviglia svela: «Vi racconto la chiamata di Lotito alle due di notte, ecco cosa mi disse. Poi prima della finale di Coppa Italia…»

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La storia di Sebastiano Siviglia è un esempio perfetto di resilienza: un difensore che ha sempre saputo rialzarsi dopo ogni difficoltà, fino a diventare il volto di una Lazio concreta, generosa e combattiva. Dopo tre anni lontano dai riflettori, successivi all’esperienza sulla panchina del Potenza, Siviglia ha scelto di rimettersi in gioco rispondendo alla chiamata dell’amico di lunga data, Simone Inzaghi, entrando nel suo staff tecnico all’Al‑Hilal.
In un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, l’ex biancoceleste ha ripercorso il suo legame con la Lazio e il valore umano e professionale di quegli anni, raccontando cosa significhi far parte di un gruppo che ha costruito la propria identità sulla fatica, sul sacrificio e sulla forza del collettivo.
ANEDDOTO SU LOTITO «La notte prima della finale di Coppa Italia del 2009 mi chiamò, di nuovo. “Sebastiano, dobbiamo vincere”. “Domani ad alzare il trofeo saremo noi”. Fu il primo della sua gestione, seguito dalla Supercoppa l’anno dopo a Pechino».
LA CHIAMATA DI LOTITO «Tournée a Valencia col Parma. Notte inoltrata, tipo le due. Squilla il telefono. “Ao’, è Siviglia? Vieni a giocare con noi?”. Chiesi chi fosse. “Sono il presidente Lotito”. Sono stato uno dei suoi 9 acquisti in un giorno».









































