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·20 April 2025
📝 Le pagelle di Bologna-Inter: Lucumì risorge, Orsolini spacca l'uovo, ma non c'è la sorpresa

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·20 April 2025
Al termine di Bologna-Inter, ecco i giudizi ai giocatori rossoblù e i soli voti a quelli dei nerazzurri. Le pagelle del match del Renato Dall'Ara.
Federico Ravaglia 6
Ha un conto aperto con Lautaro Martinez dal 20 dicembre 2023, quando a San Siro neutralizzò il rigore dell'argentino negli ottavi di Coppa Italia. Dopo 3' il Toro è ancora creditore: lob sulla punizione battuta rapidamente da Calhanoglu e Ravaglia si oppone con i guantoni in angolo. Sicuro nell'ordinaria amministrazione, fatta eccezione per il brivido finale nell'uscita su Martinez: per sua fortuna Colombo ravvisa un fallo del capitano nerazzurro.
Emil Holm 6
Non è stato travolgente come nel match d'andata ma chiude tutti gli spifferi quando l'Inter attacca. È un muro su Carlos Augusto.
Sam Beukema 6,5
Solita diga in difesa, nemmeno una sbavatura. Annulla completamente Correa prima e Arnautovic poi. Nel giorno di Pasqua diventa “San” Beukema.
Jhon Lucumì 7
Lascia nel sepolcro le “lucumate” di Bergamo e risorge nel giorno in cui riceve la targa per le 100 presenze in rossoblù. Rimane sempre sintonizzato sulle frequenze giuste e vince il derby sudamericano con Lautaro Martinez effettuando chiusure importanti. Questa volta si dimostra sicuro anche in fase d'impostazione dando maggiore sicurezza al reparto arretrato.
Juan Miranda 6,5
Sebbene il gioco fosse fermo per il fallo di Lautaro su Ravaglia, il suo intervento salva-risultato su Taremi vale il prezzo del biglietto. Ordinato in fase difensiva sugli inserimenti di Mkhitaryan, contiene le sovrapposizioni di Darmian, ma in fase offensiva è spesso impreciso nelle conclusioni con il suo mancino. È sua la rimessa laterale che conduce al gol di Orsolini. Paolo Sorrentino sta pensando ad un remake cinematografico: “È stata la mano di Juan”.
Jhon Lucumi e Lautaro Martinez (ph.Image Sport)
Michel Aebischer 6,5
Torna titolare dopo l'esclusione di Bergamo. Ci mette cuore e carattere e dopo l'ottima prestazione con il Napoli si guadagna la pagnotta anche contro l'altra capolista. Rispetta le consegne.
Remo Freuler 6
Ennesima gara da leader del centrocampo. Lo svizzero muove l'elettrocardiogramma del Bologna. Inietta sangue nell'aorta rossoblù e dimostra di avere tre polmoni recuperando un'immensità di palloni in fase d'interdizione.
Jens Odgaard 6
Torna titolare, ma si vede che non è al meglio. Non mette in campo la solita prestazione elegante, ma di sicuro la gara odierna servirà per fargli mettere minuti nelle gambe in vista delle prossime serate di gala. Lo smoking è pronto, basta solo toglierlo dall'armadio.
Dan Ndoye e Alessandro Bastoni (ph.Image Sport)
Dan Ndoye 6,5
Dovrebbe essere la pagella di Ndoye, ma per la proprietà commutativa diventa quella di Bastoni. Il difensore dell'Inter, dopo essersi "allenato" in Champions League con Olise, si ritrova a sorpresa a dover marcare lo svizzero e non Orsolini (che ha caratteristiche più simili al francese). Questa notte finirà per sognarsi Ndoye come noi i cannelloni della nonna, tuttavia più che un “Brioski” avrà bisogno di un “Moment” per il mal di testa recatogli dall'11 rossoblù. Viene ammonito per proteste dopo l'ennesimo fallo di Bastoni non sanzionato da Colombo: il giallo per il nerazzurro arriverà solo al 60' dopo una manata in faccia proprio a Ndoye, che risulterà il più elettrico nell'accendere il gioco del Bologna.
Thijs Dallinga 5,5
Avendo digiunato nel pranzo pasquale, al 27' decide di placare la sua fame divorandosi un gol già fatto: sulla percussione di Ndoye calcia a botta sicura addosso a Pavard. Per il resto della gara, invece, è lui ad essere sbranato dalla marcatura asfissiante di un cliente scomodo come Acerbi. Non pervenuto.
Benjamin Dominguez 5,5
Italiano lo sceglie al posto di Orsolini per sfruttare la sua rapidità e i suoi guizzi contro un Pavard che ha tutt'altra statura. L'argentino si rende artefice di qualche spunto interessante nella prima frazione, ma poi si spegne ad inizio ripresa dopo un tiro a giro sul fondo. Francamente da lui ci si aspettava maggiore vivacità.
Riccardo Orsolini 7
Toc-Toc. Questa volta non bussa alla telecamera, ma sull'uovo di Pasqua. Finisce per romperlo con un gesto tecnico formidabile che si trasforma in un gol capolavoro che stende la capolista e permette al Bologna di alimentare il sogno Champions League. Sorpresa? Quella no. L'ascolano ormai non stupisce più: raggiunge quota 12 reti in campionato, suo record personale. L'unica sorpresa è non vederlo ancora convocato in Nazionale da Luciano Spalletti.
Riccardo Orsolini (ph. Image Sport)
Santiago Castro 6
Prova ad accentuare il tasso di imprevedibilità che fino a quel momento non aveva dato Dallinga: trova un brutto cliente in Acerbi, ma ci crede sempre. Grazie alle sue spallate il Bologna respira, alza il baricentro, guadagna metri di campo e finisce in assedio totale. Manca come il pane.
Nicolò Cambiaghi 6
Partecipa al forcing finale dando una spinta maggiore rispetto a Dominguez. Trova subito il ritmo partita e nel finale sfiora il gol di testa su un traversone di Aebischer.
Nicola Moro s.v.
In campo al posto di Aebischer. Semplice cambio ruolo per ruolo, ma la sostanza resta la stessa.
Giovanni Fabbian s.v.
Sebbene pregusti il gol dell'ex quando subentra non ha il tempo di incidere, fatta eccezione per un colpo di testa in cui non arriva all'impatto con la sfera per un capello.
Vincenzo Italiano (ph.Image Sport)
Imprime il suo marchio anche su questa vittoria. Sposta le pedine con lucidità e ancora una volta trae il massimo dalla panchina. Il suo Bologna è sempre propositivo e trova il nono risultato utile di fila al Dall'Ara. Italiano si dimostra anche un ottimo comunicatore: aveva difeso Orsolini dopo la prestazione opaca ed il conseguente cambio all'intervallo del match di Bergamo (Ricordate? “Tornerà a farci vincere delle partite con i suoi gol”) ed oggi è stato puntualmente ripagato. Espulso per un diverbio con Farris (vice di Inzaghi) corre in tribuna stampa per assistere al match: al gol di Orsolini si becca anche un bacio da una tifosa rossoblù. È la dimostrazione concreta che la piazza lo ama. Voto 7
(3-5-2): Sommer 6; Pavard 6, Acerbi 6,5, Bastoni 5,5 (18' st Dimarco 5,5); Darmian 6 (42' st Bisseck 5,5), Mkhitaryan 5,5 (18' st Frattesi 6), Çalhanoğlu 5,5, Barella 6; Carlos Augusto 5,5; Correa 5 (23' st Taremi 6), Lautaro 5,5 (42' st Arnautovic s.v.). All. Simone Inzaghi 5,5