Juventus FC
·12 March 2025
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Martina Lenzini, nel dicembre del 2023, aveva utilizzato due parole per descrivere il suo rinnovo di contratto: "emozione" e "amore". Quello di oggi, invece, siamo stati noi a definirlo, utilizzando la parola "maturità".
«Sì, sono d'accordo. Questo è il rinnovo della maturità perché penso che il percorso da me portato avanti qui alla Juventus, con le tante esperienze vissute con questa maglia, mi abbia permesso di raggiungere un alto grado di maturità sia in campo – soprattutto dal punto di vista della leadership – che fuori, a livello di valori umani».
Questo rinnovo di contratto punta al 2028 ed è una data che significa tanto per Lenzini perchè per lei saranno oltre dieci anni di legame con il nostro Club, al netto delle stagioni trascorse in prestito al Sassuolo.
«Sinceramente immaginare di trascorrere così tanti anni alla Juventus non era un pensiero presente nella mia mente quando ho iniziato questa avventura qui nel 2017. Neanche nel migliore sogno che puoi fare da bambina ti immagini di trascorrere così tanti anni in una società, a maggiore ragione nella società per la quale tifi da quando sei piccola. Ora, però, sono felice di continuare a vivere questo sogno che, di fatto, non c'era prima dell'inizio di questa avventura».
Nel dicembre del 2023 ha festeggiato le 100 presenze con la maglia bianconera, tenendo in considerazione tutte le competizioni. Martina si è goduta questo straordinario risultato, ma ha da subito messo nel mirino quello successivo.
«A dire la verità mi sono emozionata tantissimo al raggiungimento delle 100 presenze in bianconero. Averle raggiunte per me è stato un traguardo indescrivibile. Il giorno in cui ho portato la maglietta allo Juventus Museum, mi sono presa un momento per me in cui mi sono commossa perchè le emozioni provate erano davvero forti. Non nego, però, che il pensiero successivo è stato quello di arrivare a quota 200, ma sono sempre stata abituata a pensare partita dopo partita, ovviamente».
In questi anni di Juventus sono stati tanti i momenti belli vissuti da Martina e noi, allora, le abbiamo chiesto di individuarne uno che ancora oggi, al solo pensarci, le provoca sensazioni forti.
«Di primo impatto penso alla partita giocata in Women's Champions League contro il Chelsea, in trasferta, quando abbiamo pareggiato 0-0 nel 2021. È vero, non abbiamo vinto, non abbiamo portato a casa nessun trofeo, però per tutto quello che si era creato intorno a quella partita per me è emerso tutto ciò che significa essere Juventus. Nonostante giocassimo contro una squadra più blasonata di noi, più forte, si è creata una forza di gruppo incredibile e alla fine quando è terminata la partita, mi ricordo benissimo come ci siamo abbracciate, soprattutto noi in difesa. Ci siamo abbracciate come se avessimo vinto un trofeo e poi l'esultanza di gruppo, insieme a tutta la squadra, è stata davvero molto emozionante».
In chiusura, poi, le abbiamo chiesto se ci sia stato un aspetto significativo che, più di altri, le abbia permesso di maturare così tanto in questi anni in bianconero.
«L'aspetto più significativo per me è stato ed è ancora oggi il "non accontentarsi mai". Non è una frase fatta, è fondamentale lavorare giorno dopo giorno e non pensare mai di essere arrivate, perché per rimanere alla Juventus lo devi meritare e ognuna di noi deve cercare ogni giorno di lavorare sempre un po' di più, sia dal punto di vista fisico che, soprattutto, dal punto di vista mentale. Bisogna lavorare ogni giorno per cercare di trovare sempre qualche stimolo in più dentro se stesse e pensare che si possa dare un contributo in più alla Juventus».
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