Leader Juventus, Tudor ammette: «La personalità delle nuove generazioni è diversa, va stimolata sempre. Vi svelo questo su cosa faccio in allenamento» | OneFootball

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·25 October 2025

Leader Juventus, Tudor ammette: «La personalità delle nuove generazioni è diversa, va stimolata sempre. Vi svelo questo su cosa faccio in allenamento»

Article image:Leader Juventus, Tudor ammette: «La personalità delle nuove generazioni è diversa, va stimolata sempre. Vi svelo questo su cosa faccio in allenamento»

Leader Juventus, Igor Tudor ha parlato così della personalità delle nuove generazioni nella conferenza stampa di vigilia del match con la Lazio

Una riflessione profonda, un’analisi lucida sulla sfida più grande del calcio moderno: trovare nuovi leader. Alla vigilia della delicata trasferta contro la Lazio, Igor Tudor, allenatore della Juventus, ha parlato della carenza di personalità nelle nuove generazioni, sottolineando come stimolare la leadership sia uno dei compiti più difficili ma fondamentali per un allenatore.

LEADERSHIP E’ UNA QUESTIONE GENERAZIONALE – «Hai ragione. La personalità delle nuove generazioni è diversa. Quando trovi un giocatore, se ti porta personalità vera, è come avere oro in squadra. È raro nelle nuove generazioni, va stimolata e accennata sempre. Non c’è un allenamento in cui non la sproni, anche oggi che abbiamo fatto organizzazione difensiva, sono andato là uno per uno a dire che ognuno è un leader che deve prendersi responsabilità. A volte si può migliorare, altre volte no, ma è questione di come sei nato. Domanda su personalità e generazioni è giustissima».


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“La personalità delle nuove generazioni è diversa”

Interrogato sulla presunta mancanza di leader nella sua squadra, Tudor ha allargato il discorso, parlando di un fenomeno generazionale. «Hai ragione. La personalità delle nuove generazioni è diversa», ha ammesso il tecnico croato. Un cambiamento culturale che si riflette inevitabilmente anche sul campo.

L’oro della “personalità vera”

Trovare un giocatore con una «personalità vera», capace di trascinare i compagni e di prendersi responsabilità nei momenti difficili, è diventato sempre più raro. «Quando trovi un giocatore [così], è come avere oro in squadra», ha spiegato Tudor, evidenziando il valore inestimabile di queste figure.

Stimolare la leadership: il lavoro quotidiano

Per questo, il lavoro dell’allenatore diventa cruciale. La leadership, secondo Tudor, «va stimolata e accennata sempre». Ha raccontato il suo approccio quotidiano: «Non c’è un allenamento in cui non la sproni, anche oggi […] sono andato là uno per uno a dire che ognuno è un leader che deve prendersi responsabilità». Un martellamento costante, per provare a far emergere il carattere dei suoi giocatori.

Un limite invalicabile?

Tuttavia, il tecnico è consapevole che ci sono limiti. «A volte si può migliorare, altre volte no, ma è questione di come sei nato», ha concluso, riconoscendo come certe doti siano innate.

Le parole di Igor Tudor sono una riflessione amara ma realistica. In un momento difficile per la Vecchia Signora, reduce da sette partite senza vittorie, la mancanza di leader carismatici si fa sentire. La Juve cerca disperatamente una scossa, e il suo allenatore lavora ogni giorno per provare a forgiare i leader del domani. Ma la strada, come ammette lui stesso, è lunga e in salita.

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