PianetaSerieB
·13 October 2025
🎙️ L’ex Dordoni: “La Sampdoria deve crescere mentalmente. Pafundi e Cherubini? Diamogli continuità ! E sulle parole di Mancini…”

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·13 October 2025
L’ex giocatore della Sampdoria, Enrico Dordoni, è intervenuto nel corso della trasmissione ForeverSamp in onda su Telenord per parlare dei blucerchiati. Ecco le sue parole riportate da sampnews24.com:
MANCINI – «Purtroppo mi commuovo ancora quando sento certe parole che vengono da persone che ho stimato, amato e continuo ad amare. Credo però che, per Mancini, in questo momento non ci siano ancora le condizioni per un suo ritorno in campo alla Sampdoria: sarebbe prematuro. La cosa dovrà maturare, perché certe decisioni devono avere un senso e un loro seguito, e ora non ci sono ancora i presupposti. Abbiamo però la fortuna che chi ci ama così tanto è anche un grande esperto di calcio, e soprattutto è convincente, perché è Mancini. Trasuda amore per la Samp ma riesce comunque a restare lucido nel valutare le cose e questo non è da tutti».
PAFUNDI E CHERUBINI – «Ora non voglio scomodare paragoni con giocatori esagerati, sarebbero parole troppo grosse, ma questo ragazzo, Pafundi, è davvero bravissimo. E anche Cherubini non è da meno, perché fa bene entrambe le fasi: l’ho visto con l’Under 21 e quando punta l’uomo lo salta e va a proporre gioco. Non se ne vedono tanti così a vent’anni. Bisogna avere il coraggio di dare continuità a questi giovani, perché poi ti ripagano con i risultati».
CALCIO – «Bisogna tornare a riprodurre il calcio di strada, quello vero: fare le cose sui campi come si faceva una volta, dove si parlava di sabbia, di pietre, di gioco libero. Serve creare giocatori stimolando fantasia, furbizia, creatività . Anche il saper fingere una caduta, o inventare una giocata improvvisa, fa parte del bagaglio tecnico di un calciatore. Sono cose che oggi vanno recuperate».
SERIE B – «Il campionato di Serie B è questo: lo vince chi è più regolare, più ordinato. Bisogna andare in campo con la volontà di fare la partita, ma restando corti e attenti, perché dietro la Samp deve ancora crescere molto. Non tanto dal punto di vista tecnico, ma mentale: applicazione, concentrazione, non mollare mai. Serve continuità , anche dopo una partita buona, perché gli errori possono capitare, ma la testa non deve mai staccare».