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Emanuele Garbato·13 March 2025
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Emanuele Garbato·13 March 2025
Con le gare disputate ieri si è chiuso il turno degli ottavi di finale di Champions League da cui sono emerse le 8 squadre che si affronteranno nei quarti della massima competizione europea.
Tra i club in corsa per l'obiettivo troviamo realtà molto diverse tra loro: big leggendarie come Barcellona, Bayern e Real, realtà costanti negli anni come Inter, PSG, Arsenal e Borussia Dortmund ma anche un'autentica rivelazione per i vertici dell'Europa come l'Aston Villa di Unai Emery.
Il messaggio è chiaro: non esiste una sola strategia per costruire una squadra vincente e anche le spese per arrivare a un certo livello non devono essere necessariamente astronomiche.
In seguito, infatti, scopriremo quanto sono costati i cartellini delle 8 rose in gara. Tra la prima che è l'Arsenal e l'ultima che è l'Inter la variazione è addirittura di 450 milioni di euro.
Il club che ha investito di più nell'acquisto di calciatori è l'Arsenal. La "sopravvissuta" più ricca e prestigiosa della Premier non poteva che piazzarsi al primo posto testimoniando il distacco che esiste in questo momento tra il calcio inglese e le altre principali leghe europee.
Un super attacco con Kvara e Barcola che sono stati fondamentali per superare il Liverpool agli ottavi, ma anche un centrocampo di talento come quello composto da Joao Neves, Fabian e Vitinha non sono stati certo economici da costruire. Luis Enrique ha puntato su elementi funzionali, ma niente affatto economici.
I Galacticos non sono la rosa più costosa d'Europa, ed è una notizia. I diversi acquisti a parametro zero, abbinati ad altri avvenuti quando i calciatori erano molto giovani, abbassano l'impatto economico complessivo. Parliamo sempre di una superpotenza, ma non della prima per spesa in Europa.
Non è una banalità che tra la terza e la quarta ballino più di 100 milioni di euro. I tedeschi sono avvantaggiati dall'arcinoto fascino che esercitano in Bundesliga, compiendo spesso operazioni a parametro zero o a costi estremamente ridotti. Kompany ha la squadra per provare ad andare in fondo, ma dovrà vedersela con l'Inter.
Poco meno di 400 milioni di spesa in cartellini, un miliardo di valore stimato della rosa. I colpi dagli svincolati c'entrano poco, il merito è della Masia. Pedri, Gavi, Yamal cresciuti in casa sono un patrimonio enorme. Fa sempre riflettere che con un simile settore giovanile i blaugrana siano in una condizione di crisi finanziaria permanente.
Un percorso abbastanza agevole abbinato alla mano sapiente di Unai Emery, ma non solo. I Villains hanno saputo crescere gradualmente con investimenti mirati nel campionato più competitivo del mondo. Gli inglesi non vogliono smettere di stupire neppure ai quarti contro il PSG.
Non chiamiamola sorpresa. Anche in una stagione difficilissima in patria, la finalista dell'ultima Champions riesce a inserirsi tra le migliori 8. Mentalità internazionale, calciatori particolarmente adatti ai ritmi frenetici della Champions e investimenti ridotti ma sempre mirati. Una solida realtà.
Marotta masterclass. Ci sono da pagare gli stipendi che restano onerosi, ma con la spesa in cartellini più bassa delle top 8 la squadra nerazzurra è una candidata credibile per il Triplete. Negli anni con Oaktree la politica cambierà gradualmente, ma per ora le mosse del presidente dell'Inter si stanno rivelando assolutamente vincenti.
📸 Marco Luzzani - 2024 Getty Images