Marsiglia Atalanta, le tre cose che non hai notato del match di Champions League | OneFootball

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·5 November 2025

Marsiglia Atalanta, le tre cose che non hai notato del match di Champions League

Article image:Marsiglia Atalanta, le tre cose che non hai notato del match di Champions League

Ecco le tre curiosità sulla sfida delle ore 21:00, Marsiglia Atalanta: partita valida per la 4° giornata di Champions League 2025-2026

Marsiglia-Atalanta è stata una partita piena di cose visto l’atteggiamento altamente propositivo delle due squadre. Ne è uscita fuori una sfida avvincente, risolta da un gioiello di Samardzic sul quale nulla ha potuto il portiere Rulli, che al contrario era stato bravissimo nel primo tempo a neutralizzare il tiro dagli 11 metri di De Ketelaere. Insieme a tanti macroepisodi che hanno fatto la storia del match, ecco alcuni episodi meno eclatanti che suggeriscono però qualche chiave interpretativa.

  • L’autorevolezza. Si capisce spesso come l’Atalanta sia una squadra assolutamente a suo agio nel contesto europeo. Non c’è più Gasperini, ci sono molti che hanno però alzato il trofeo dell’Europa League e sanno come si vivono certe notti, per di più in stadi che hanno già frequentato. Un solo dato basta ad evidenziarlo: l’approccio. Allo scoccare del primo quarto d’ora di gara, la Dea vanta un 66% di possesso palla, gioca da squadra dominante, esibisce un baricentro costantemente alto, ha fluidità nella distribuzione e quando va in verticale mostra una grande sicurezza, allargando e stringendo il campo a seconda delle esigenze. Il premio arriverà nelle battute conclusive, ma contando rigore fallito e gol di Lookman annullato sarebbe stato del tutto logico che il vantaggio venisse determinato prima.
  • La ricerca della solitudine. Sbagliare un rigore non deve essere mai una bella situazione da vivere. De Ketelaere convive con questo peso ed è quasi divertente osservarne le reazioni, lui che è incline a non mostrare emozioni generalmente. Sul finire del primo tempo lo si vede partire da solo, si va a imbucare nella fascia, confidando poi di difendere palla con l’uomo addosso e far salire la squadra. Operazione che stavolta non riesce, ma si capisce che ha voglia di farsi perdonare e, in fondo, nella bellissima azione che originerà l’inutile rete di Lookman sarà lui a innescare il treno Bellanova con sincronismo perfetto, sia dell’ispiratore che del rifinitore-crossatore.
  • Due minuti prima. A 120 secondi dalla perla di Samardzic c’è un batti e ribatti continuo della due squadre che sembrano mentalmente esauste, prevalgono gli errori tecnici, la vista è appannata. Non quella della carta che Juric ha messo proprio per ritrovare la lucidità di sguardo ed è così che un pari altamente probabile diventa una bellissima vittoria.
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