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·2 February 2025

Milan-Inter: tre cose che non hai notato nel derby

Article image:Milan-Inter: tre cose che non hai notato nel derby

Tre curiosità sulla sfida tra Milan-Inter, partita valida per la 23ª giornata del campionato di Serie A 2024/2025. Tutti i dettagli

Un derby che si ricorderà per il pareggio in extremis dell’Inter, che ha evitato così la terza sconfitta su tre dopo quelle dell’andata e della Supercoppa. Ma è anche possibile che nella memoria rimarrà per il popolo rossonero l’idea che la vittoria fosse ormai questione di secondi e per quello nerazzurro che tre pali sono un po’ troppi da digerire. Ecco tre episodi “minori” indicativi di aspetti comunque importanti di una sfida molto piacevole da vivere.

  • Esultare sullo 0-0. Non succede spesso, francamente, soprattutto se si è ancora nel primo tempo e non si fa gol. Lo fa Pavard a 5 minuti dall’intervallo su un filtrante di Reijnders che trova Leao nello spazio: il francese riesce nella rimonta e fa oggettivamente un’impresa non da poco, abbandonandosi poi a un’esultanza sfrenata. Quel che non poteva assolutamente intuire è che a parti invertite – Leao al tiro, Reijnders pronto alla respinta di Sommer – si sarebbe determinato il vantaggio rossonero pochi minuti dopo.
  • L’attaccante che difende. Dopo la pausa, nei primi istanti della ripresa colpisce quante volte Abraham vada nella propria area a recuperare palla e a comportarsi non solo con grande generosità, come si suole dire di chi gioca davanti e ripiega all’indietro, ma anche con efficacia e attenzione nel non creare pasticci.
  • La strategia rossonera. A venti minuti dal termine il Milan ha dimostrato di avere una lucidità forte nell’avanzare palla al piede, nel non affondare la giocata, nel tornare indietro con grande sicurezza. Lo si è fatto anche perché Conceiçao ha un discreto gruppo di giocatori che sembrano rallentare e spesso sono capaci di cambiare idea improvvisamente, creano una sensazione di pericolo. Nel finale il tecnico ha deciso che non ci sarebbe più stata la capacità di fare questo, ha tolto un po’ di attaccanti, ha optato per il 5-4-1, si è arroccato dietro e ha pagato pegno alla forza d’urto dell’Inter. Chissà se si è pentito delle sostituzioni fatte e se è stato realmente questo il fattore che spiega il risultato finale.
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