Calcio e Finanza
·3 December 2025
Mondiali, scoppia il caso biglietti: i tifosi accusano la FIFA di bagarinaggio

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·3 December 2025

In attesa del sorteggio di venerdì 5 dicembre, che definirà i gironi dei Mondiali 2026, i biglietti per le partite della rassegna iridata sono già in vendita da alcune settimane e anche il sito della FIFA dedicato alla rivendita ufficiale si sta sempre più popolando di tagliandi.
Come riporta il quotidiano inglese The Times, i biglietti disponibili per la rivendita sono sempre di più e a prezzi decisamente alti. Per un tagliando valido per la finalissima si parte da 8.000 dollari (circa 7.000 euro) fino ad arrivare a 57mila per un posto in categoria uno, la più alta possibile.
A favorire questo meccanismo sono le politiche messe in campo dalla FIFA, con il suo sistema dinamico dei prezzi, e il diritto legale negli Stati Uniti (una delle tre sedi dei Mondiali insieme a Canada e Messico) sulla rivendita degli biglietti anche a prezzi ben più alti del proprio valore iniziale: da qui nasce il moltiplicarsi incontrollato dei costi per poter assistere a una partita del torneo. Infatti, nel sistema di rivendita la FIFA impone una maggiorazione del 15% a testa sia al venditore che al compratore, così da avere una maggiorazione totale del 30% che finisce direttamente nelle casse dell’organo di governo del calcio mondiale.
Proprio per questo, diversi gruppi di tifosi hanno accusato la FIFA di bagarinaggio e di avere come unico interesse quello di guadagnare il più possibile dal torneo, senza tenere conto della maggioranza dei tifosi. Inoltre, le accuse vertono anche sulla mancanza di trasparenza, visto che la FIFA non ha ancora annunciato pubblicamente il listino prezzi dei prezzi per i singoli tagliandi. Al contrario, proprio per evitare questo crescendo di polemiche, la UEFA, in occasione di EURO 2028 nel Regno Unito e in Irlanda, sta pensando a un modello che garantisca che la maggior parte dei biglietti sia venduto a un prezzo accessibile, andando a incrementare i guadagni con la minoranza dei tagliandi per posti di categoria superiore.
Un sistema che sembra contrario a quello adottato dalla FIFA per i Mondiali 2026, con moltissimi posti che rientrano nella categoria uno, i più prestigiosi e quindi i più cari, con una piccola sezione dedicata alla categoria quattro, quelli più economici. Il commento del massimo organo del calcio mondiale a riguardo si rifà alla richiesta di mercato e alle regole imposte da Stati Uniti e Canada per la vendita dei biglietti con un sistema molto sofisticato.
Spiegazione che non ha convinto per nulla l’organizzazione dei tifosi denominata Football Supporters Europe (FSE) e il gruppo Euroconsumers. Queste due organizzazioni hanno scritto una lettera congiunta alla FIFA, affermando: «Il fatto che il bagarinaggio sia legale non significa che la FIFA debba diventare il bagarino». Inoltre, viene spiegato che esistono altri sistemi, più equi, per assegnare i biglietti che la FIFA avrebbe dovuto utilizzare. Solleva anche problemi di trasparenza. Per esempio, la FIFA ha detto che i biglietti più economici per il torneo partiranno da 60 dollari, ma non è stato chiarito per quali partite siano disponibili.
Infatti, un biglietto di categoria quattro per la partita di apertura del gruppo degli Stati Uniti al SoFi Stadium di Los Angeles, era inizialmente prezzato a 560 dollari invece che 60. Sulla piattaforma di rivendita della FIFA, il biglietto più economico di categoria quattro era in vendita martedì a 1.569 dollari, con i biglietti di categoria uno compresi tra 4.255 dollari e l’incredibile cifra di 99.513 dollari (più di 85mila euro).
Le polemiche delle ultime settimane hanno fatto compiere un mezzo passo indietro dalla FIFA che ha già annunciato che, per il prossimo round di vendita o per quello assegnato alle varie federazioni nazionali, non adotterà più il sistema di prezzi dinamici. Infatti, ogni federazione riceverà l’8% dei biglietti disponibili per le proprie partite da vendere ai propri sostenitori, anche se rimane la possibilità ai futuri possessori di tagliandi di poterli rivendere sulla piattaforma ufficiale, la stessa che sta creando grandi polemiche.
Inoltre, va specificato che ai tifosi, che faranno richiesta attraverso la federazione della propria nazionale, sarà chiesto di acquistare i tagliandi per tutte le partite del girone, ma anche per ogni possibile sfida della fase a eliminazione diretta. Quindi, i tifosi dovranno pagare anticipatamente a febbraio ed eventualmente saranno rimborsati qualora la propria nazionale non parteciperà a quelle partite, ma con un addebito da parte della FIFA di 10 dollari per ogni eventuale tagliando rimborsato.
In merito, la FIFA ha dichiarato che il suo modello di prezzi «riflette la pratica di mercato esistente per i principali eventi di intrattenimento e sportivi nei paesi ospitanti quotidianamente, calcio incluso. Questo è anche un riflesso del trattamento del mercato secondario dei biglietti, che ha un trattamento legale distinto rispetto a molte altre parti del mondo. Siamo concentrati nel garantire un accesso equo al nostro torneo per i tifosi esistenti ma anche per quelli potenziali. È anche importante aggiungere che le mappe delle categorie degli stadi non riflettono il numero di biglietti disponibili in una data categoria ma presentano piuttosto le posizioni predefinite dei posti».
La FIFA ha dichiarato che i tifosi saranno scoraggiati dal mettere in rivendita un grande numero di biglietti e che i ricavi derivanti dalla biglietteria saranno totalmente reinvestiti per lo sviluppo globale del calcio. Un messaggio che comunque non ha convinto le varie associazioni dei tifosi, pronte a sorvegliare con estrema attenzione le prossime mosse dell’organo del calcio mondiale presieduto da Gianni Infantino.
(Image credit: Depositphotos)
Live


Live







































